Napoli, come giocherà con Garcia: "Porterò in alto i campioni"

Rudi esalta gli esterni: "Motivato più che mai". La sua squadra ultra offensiva punta già su Osi e Kvara
Fabio Mandarini
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NAPOLI - Sessanta giorni per la metamorfosi: da Rudi d’Arabia a Rudi di Posillipo, da Cristiano Ronaldo a Osimhen. Ma è sempre Garcia, certo: il nuovo allenatore del Napoli, l’uomo che dovrà difendere lo scudetto e soprattutto colmare il vuoto lasciato da Spalletti. Una gran bella sfida, altroché, ma anche una straordinaria occasione offerta da De Laurentiis dopo la risoluzione con l’Al N assr. Imperdibile, gratificante, da commentare su tutti i canali social a disposizione: «Che piacere sposare il progetto del Napoli. Che piacere tornare in Italia. Sono motivato e ambizioso ora come non mai per continuare a portare in alto i colori dei Campioni d’Italia». Subito all’attacco. Un po’ come sarà la sua squadra: 4-3-3 e 4-2-3-1, praticamente quello che accadeva con Spalletti, e l’esaltazione degli esterni offensivi. La chiave del gioco: partire con Kvara nel tridente, beh, sarà un bel vantaggio.

Il sistema

E allora, l’attesa è finita: il Napoli ha un allenatore. Un allenatore nuovo di zecca che però, nelle intenzioni di De Laurentiis, dovrà garantire la continuità tecnico-tattica del recentissimo passato. Del suo predecessore: il 4-3-3, certo, è il mantra che bisognerà recitare tanto per cominciare, fermo restando la possibilità di saltellare al 4-2-3-1 con la nonchalance di chi ha saputo interpretare entrambi i sistemi nel corso della sua carriera. Anche italiana: con la Roma ha giocato prettamente con il tridente, con gente veloce del calibro di Gervinho e Salah e centravanti come Totti e Dzeko. Nel suo Napoli, insomma, Kvaratskhelia è destinato a recitare da protagonista e come lui anche Politano e Lozano. Fermo restando la situazione contrattuale: il Chucky è in scadenza 2024.

I dubbi

Guarda un po’ il destino: il messicano sembra molto adatto al gioco di Rudi così come Zielinski, la chiave dei cambi in corsa di Spalletti, del passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1, ma anche un uomo con il contratto che scadrà nel 2024 come il collega. Si vedrà. E mica soltanto questo: il Napoli ha concluso il campionato dello scudetto con la miglior difesa e il miglior attacco, ma il migliore difensore centrale della squadra è in partenza e il miglior attaccante (e capocannoniere) fa gola a mezzo mondo e va considerato quantomeno in bilico. Kim e Osimhen, certo: il destino di Minjae è segnato irrimediabilmente dalla clausola rescissoria valida per l’estero dal 1° al 15 luglio, mentre Osi è legato al Napoli fino al 2025 e piace a tutti quelli che cercano gol (Real, United, Psg). Garcia spera che nessuno offra quei 150 milioni che DeLa ritiene la proposta indecente da accettare, è fuori discussione: Victor è manna per il suo calcio ultra offensivo; è aggressione degli spazi, è moto perpetuo, è la velocità del fulmine, è predominio aereo. Lui e Kvara sono la coppia perfetta (anche) per Rudi. Giusto il tempo di spazzare un po’ di dubbi e via: si comincia a Dimaro, il 14 luglio.


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