De Rossi pensa al rinnovo: «La Roma tiene a me»

Il capitano giallorosso: «Non prenderò decisioni un anno prima. Monchi mi ha fatto sentire tutta la sua vicinanza, mi ha fatto capire che a livello umano la società tiene a me»
De Rossi pensa al rinnovo: «La Roma tiene a me»© LAPRESSE
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NEW YORK - "Se penso al rinnovo? Non prenderò decisioni un anno prima. Monchi mi ha fatto sentire tutta la sua vicinanza e mi ha fatto capire che a livello umano ci tengono a me. Non ho parlato di futuro, mi avete fatto la stessa domanda anche l'anno scorso. Risponderò alla stessa maniera, sul campo facendo una bella stagione. Mi piacerebbe vincere qualcosa di importante con questa maglia. Fino a quando sarò forte giocherò, quando non mi sentirò più forte smetterò. Se non sto più in piedi non è che vado via da Roma e vado a rubare i soldi da qualche altra parte. Come ho sempre detto mi affascinerebbe qualche esperienza all'estero ma quando dimostri di poterci stare in una squadra come la Roma la voglia di continuare è tanta. Ne riparleremo più avanti". Così Daniele De Rossi alla vigilia della sfida di International Champions Cup contro il Real Madrid.

"Il mercato? Io leggo pochissimo siti e giornali - replica il capitano giallorosso in conferenza stampa -. E' giusto che io valuti i compagni che ho qui accanto, vedo tutto quello che mi circonda ed è giusto che guardi ai compagni che sono con me. Per ora ho accanto Gonalons che è un giocatore che ha avuto qualche difficoltà all'inizio ma ha chiuso il campionato in crescendo. E' un ragazzo amato da tutto lo spogliatoio e un compagno da avere accanto a me e non dietro di me". A centrocampo, sostiene De Rossi, "sono arrivati giocatori con grande qualità e di grande talento. Ognuno ha le proprie caratteristiche, ognuno si sta inserendo a seconda di quelli che sono i propri ritmi e i propri problemi che si possono incontrare entrando in una nuova squadra. Alcuni possono avere una piccola difficoltà sul ritmo o sugli schemi diversi del mister, altri molto giovani come Coric devono capire tante cose a livello tattico. Ma i vari Cristante, Coric, Pastore sono pieni di talento".

"Non credo - sottolinea il centrocampista romano - che siano arrivati così tanti giovani rispetto agli altri anni, o che ne abbiamo rispetto alle altre squadre. Il grosso della squadra è equilibrata, anche guardando il Napoli, la Juve, l'Inter e il Milan. L'importante è che i giovani siano forti e i meno giovani siano in forma. Non sono cose che mi riguardano ma l'età conta sempre di meno nel calcio. Dipende certo quanto giovani sono: se hanno 16 o 18 anni avranno sicuramente un periodo di adattamento ma non mi sembra che la nostra sia una squadra più giovane delle altre. Pastore? Non entro nel merito di dove dovrebbe giocare. I giocatori che hanno la qualità di Pastore possono giocare in tutti i ruoli perché sono giocatori intelligenti". (ha collaborato Italpress)


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