Roma in ansia per Dybala: le sue condizioni e i tempi di recupero

L'attaccante si è fatto male contro il Verona, ha chiesto il cambio: adesso c'è la sfida contro il Milan dietro l'angolo
Roberto Maida
4 min

I dubbi rimangono, l’ansia pure, ma almeno il broncio è diventato un tiepido sorriso. Abbiamo lasciato Paulo Dybala molto corrucciato, dopo aver palpato la coscia dolorante, mentre usciva dal campo di Verona con la Roma in grande difficoltà. Ieri invece il nostro era più tranquillo. Non proprio ottimista perché con le sue fibre non scherza lui e neppure Mourinho. Ma l’obiettivo Milan ora appare raggiungibile, o comunque verosimile. Per come era arrabbiato sul volo di ritorno, sabato sera, tutti davano per scontato di rivederlo dopo la sosta. Ora invece i tifosi sperano di poterlo abbracciare, venerdì all’Olimpico: lo aspettano dal 4 giugno, quando certificò il sesto posto della squadra con il rigore della vittoria contro lo Spezia, e hanno sentito la sua mancanza nel debutto in campionato contro la Salernitana. 

Roma, Dybala riposo e accertamenti   

Ieri Dybala si è riposato, come i compagni. Stamattina però sarà a Trigoria e sarà sottoposto ad accertamenti. Prima ecografia e poi eventualmente risonanza. Il punto che crea fastidi è sull’adduttore destro, quindi si tratta la parte anteriore della coscia. La zona è scivolosa, perché le contratture o lesioni possono degenerare in pubalgia se non curate tempestivamente. Anche per questo Dybala ha chiesto di essere sostituito immediatamente, quando ha avvertito il medesimo bruciore dell’amichevole di Tolosa, lo scorso 6 agosto. Da lì in avanti ha gestito il piano di allenamenti senza forzare - è la ragione per la quale a Verona non sembrava così pimpante - sfruttando la giornata di squalifica che lo ha costretto a saltare l’esordio stagionale. Non si aspettava però che il problema si ripresentasse al primo impegno agonistico.  

Roma, autogestione Dybala  

Di buono c’è che Dybala conosce bene i meccanismi del suo corpo e quindi tende a fermarsi prima di provocare danni gravi. Di negativo c’è che Roma-Milan si gioca tra quattro giorni. Se anche riuscisse a recuperare, Dybala non potrebbe essere al cento per cento. Sempre meglio averlo, naturalmente. Ma il fuoriclasse che sposta gli equilibri deve anche trovare continuità per incidere: da febbraio in avanti, Paulino ha giocato soltanto quattro partite intere. Troppo poche, anche per convincere il ct Scaloni a dargli più spazio nella nazionale argentina: già perché Dybala sarà convocato per le partite di settembre, che in Sudamerica aprono il girone maxi delle qualificazioni al Mondiale 2026. L’Argentina debutterà giovedì 7 a Buenos Aires contro l’Ecuador mentre martedì 12 si esibirà in altura, a La Paz, contro la Bolivia. Inutile aggiungere che Dybala sia molto determinato a partecipare alla spedizione. Ma è evidente che in patria vogliano accogliere un giocatore sano, non infortunato. 

Vice Dybala, ipotesi El Shaarawy    

A Trigoria vivono l’attesa con un misto di preoccupazione e fatalismo. Come lo stesso Mourinho ha avuto modo di osservare, Dybala dovrà sempre convivere con i suoi acciacchi. Non potrà mai essere l’attaccante da 55 partite a stagione. Il suo vice sarà Stephan El Shaarawy, che è pronto a sfidare il suo passato: proprio nel Milan, da giovanissimo, svelò le sue doti al grande calcio. Ora deve convincere Mourinho a puntare più spesso su di lui. 


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