Garbin racconta la lotta contro la malattia
"È stata un’esperienza forte - ha detto Garbin -. Stavo benissimo, poi improvvisamente al ritorno da New York... È stato un fulmine a ciel sereno: io sono una sportiva (la 46enne di Mestre è stata n.22 del ranking mondiale nel 2007, ndr), ho sempre curato la forma fisica, l’alimentazione, fatto i controlli medici. La vita è cambiata in pochi minuti, soprattutto sono cambiate le priorità. Il tempo si ferma e non pensi più al tennis perché c’è un unico pensiero che ti assorbe. Anche se il tennis è sempre stata una priorità e lo sarà sempre". Ed è stato grazie al tennis se Garbin è riuscita ad affrontare questo periodo difficile in maniera molto propositiva: "Ti insegna tanto come disciplina, a soffrire e lottare mentalmente e fisicamente, anche se poi il dolore fisico è un’altra cosa. Ho cercato di mantenere una prospettiva da sportiva e di tenere sempre alto l'umore. E poi l’essere in forma è stato fondamentale. Ho subìto due interventi, uno dei quali molto invasivo, con delle complicazioni".