Le parole di Sinner dopo l'esordio sulla terra rossa
"Sono felice di essere tornato in campo. Io e Korda abbiamo un tennis per certi aspetti simili, abbiamo entrambi colpi abbastanza piatti. Oggi era molto importante muovere la palla, non tanto giocare con le altezze. La considero una vittoria molto buona perché è stato un match difficile, più di quanto dica il punteggio". Così Jannik Sinner ha commentato in conferenza stampa la sua vittoria nel match d'esordio al Rolex Monte-Carlo Masters, e sulla terra battuta, contro Sebastian Korda, che gli ha aperto le porte dell'ottavo di finale contro jan-Lennard Struff. L'azzurro, numero 2 del mondo, ha poi parlato anche del suo adattamento dal cemento alla terra battuta. "Non mi faccio mai problemi su che campo gioco. Quando avevo 14 anni e fino ai 18 ho giocato tanto sulla terra. Il mio tennis funziona meglio sul cemento, lo sappiamo, ma posso giocare bene sulla terra. Devo capire meglio come usare bene certi colpi", ha spiegato Sinner, consapevole che con il suo livello attuale l'adattamento da una superficie a lui più congeniale a quella su cui l'anno scorso ha fatto più fatica è diverso. "Non direi più facile - ha spiegato l'azzurro come riporta Supertennis -. Certamente fisicamente sono cresciuto, e questo aiuta molto sulla terra battuta. Sono arrivato più velocemente al punto dove volevo essere. So quanto lavoro abbiamo fatto per essere a questo punto, e che alcune cose dobbiamo migliorarle. Posso crescere ancora, faccio 23 anni quest'anno, non sono certo arrivato al mio massimo". "Non mi faccio mai problemi su che campo gioco - ha aggiunto Sinner in conferenza stampa - Quando avevo 14 anni e fino ai 18 ho giocato tanto sulla terra. Il mio tennis funziona meglio sul cemento, lo sappiamo, ma posso giocare bene sulla terra. Devo capire meglio come usare bene certi colpi". Sinner si è detto consapevole che con il suo livello attuale l'adattamento da una superficie a lui più congeniale a quella su cui l'anno scorso ha fatto più fatica è diverso. "Non direi più facile - ha spiegato -. Certamente fisicamente sono cresciuto, e questo aiuta molto sulla terra battuta. Sono arrivato più velocemente al punto dove volevo essere. So quanto lavoro abbiamo fatto per essere a questo punto, e che alcune cose dobbiamo migliorarle. Posso crescere ancora, faccio 23 anni quest'anno, non sono certo arrivato al mio massimo".