Ucraina, Boniek: "Sorpreso dagli sportivi che sostengono Putin"

Il vicepresidente dell'Uefa si schiera contro la guerra: "Nel calcio non c’è posto per la Russia, che ammazza i civili"
Ucraina, Boniek: "Sorpreso dagli sportivi che sostengono Putin"© EPA
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ROMA - Con la sua consueta schiettezza, Zbigniew Boniek si schiera contro l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, a un mese dall'inizio del conflitto: "Quella che vivono i cittadini ucraini è una situazione drammatica - le parole a Vikonos Web Radio/Tv dell'ex calciatore polacco di Roma e Juve, ora vicepresidente dell'Uefa - in Polonia stiamo aiutando migliaia di donne e bambini piccoli che scappano dalla guerra, salutano mariti e padri che restano in frontiera per combattere. La situazione è solo all’inizio perché prima o poi finirà la guerra, dopo andrà trovata una soluzione al problema logistico, il popolo polacco sta facendo di tutto".  Boniek poi spiega i provvedimenti contro la Russia, anche in ambito sportivo: "Nel calcio non c’è posto per la Russia. Non è un discorso facile, sono stupefatto dagli sportivi che hanno dato solidarietà a Putin, chi rappresenta la Russia, un Paese che invade l’Ucraina e ammazza civili e bombardando obiettivi civili, non può far parte dello sport. Mi dispiace che qualcuno la pensi al contrario, ci sono certo cose complesse, mi dispiace che nel tennis ad esempio ci siano atleti che ancora gareggino".

Boniek: "Scudetto al Napoli, Maradona era il numero uno"

La chiacchierata vira poi sulla corsa scudetto in Serie A: "Una lotta a tre? Direi di sì, il Napoli ha 63 punti, ha perso tante occasioni per strada così come Milan ed Inter, tutte e tre sembravano dover vincere a mani basse e poi si sono fermate, non c’è una squadra ammazza campionato e può succedere di tutto. Per simpatia tifo Napoli, mi farebbe molto piacere, conosco bene anche Pioli, uomo molto perbene e non posso che augurargli tutto il bene possibile. Non so se c’è una favorita, ma di cuore, il mio podio è Napoli, Milan ed Inter". In chiusura Boniek torna al calcio giocato dei suoi tempi, con un pensiero su Diego Maradona, che ha affrontato più volte da avversario: "Era eccezionale, un uomo e un giocatore fantastico, di lui parlerò sempre bene, tutti ci siamo tolti il cappello davanti al numero uno d’ogni tempo, oggi non esistono marcature a uomo, al primo fallo ci si lamenta. Diego lo massacravano e non diceva nulla, sapeva giocare, era il più straordinario calciatore al mondo".


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