Direbbe qualcuno che se certe parole le avesse dette nel 2016 o nel 2017 forse tra Francesco Totti e Luciano Spalletti le cose sarebbero andate diversamente. Ma, all'epoca, i tempi non erano maturi e non c'era la giusta serenità. Oggi, invece, in attesa dell'incontro all'ospedale Bambino Gesù in programma giovedì prossimo, il tempo è stato galantuomo. Per l'uno e per l'altro. "Mi fa piacere riparlare con lui - ha detto Spalletti in conferenza stampa a Coverciano - potergli ritelefonare perché quando l'ho avuto da allenatore per me è stato fonte di ispirazione, da calciatore mi ha fatto vedere delle cose importanti sulle linee di passaggio cariche di estro, fantasia. Molte cose che mi ha fatto vedere sono ancora innovative, sono state un supporto enorme per permettermi la carriera che ho fatto". Esattamente così: Totti è stato determinante per la carriera di Spalletti, così come Luciano, soprattutto nella sua prima esperienza romanista, è stato fondamentale per Totti. I due, insieme, hanno fatto tanto: hanno vinto tre coppe, sfiorato uno scudetto, fatto il record di punti della storia della Roma. E poi, ancora: con Spalletti in panchina Totti ha avuto la possibilità di diventare campione del Mondo con l'Italia di Lippi e ha vinto la Scarpa d'oro nel 2007 visto che è stato proprio Spalletti a farlo diventare attaccante. Inarrivabili.