Higuain e la felicità ritrovata in MLS: "In Europa 15 anni di vita innaturale"

Intervistato dai canali ufficiali della lega statunitense il 'Pipita' ha spiegato cosa lo ha spinto a lasciare il calcio del Vecchio Continente
Higuain e la felicità ritrovata in MLS: "In Europa 15 anni di vita innaturale"
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L’esperienza in MLS non ha finora regalato tante gioie a Gonzalo Higuain, almeno dal punto di vista di squadra, l’Inter Miami, dove è approdato nel settembre 2020 dopo la fine dell’avventura alla Juventus. Eppure, il calcio a stelle e strisce e soprattutto il clima che lo caratterizza sembrano avere conquistato il Pipita.

Higuain e la scelta della MLS: "Ho ritrovato la tranquillità"

Intervistato dal canale spagnolo della stessa MLS, l’attaccante argentino ha infatti spiegato cosa lo abbia spinto a dire addio al calcio europeo: "Scegliere di venire negli Stati Uniti è stato semplice. In Europa non volevo più stare, c’erano troppe pressioni, qualunque cosa facessi ero nell'occhio del ciclone. Venire qui mi ha dato tranquillità e mi ha avvicinato all'Argentina, anche il fuso orario è buono e la città è meravigliosa. Sto davvero vivendo uno dei momenti più felici della mia carriera”.

"La famiglia conta più di un gol o di un trofeo"

Gonzalo è poi entrato nel merito, svelando quanto il trasferimento oltreoceano abbia giovato anche alla sua tranquillità familiare: "Giocare ad alti livelli significa dover controllare ogni proprio comportamento. Ho dovuto vivere 15 anni della mia vita in modo del tutto innaturale, ora invece posso godermi tutto, la mia famiglia, mia moglie e mia figlia. A fine partita sono subito da loro, cosa impensabile in Europa. Sono cose che non si comprano, che vanno al di là dei gol e del titoli, perché quando smetti di giocare quello che ti rimane è l’affetto dei tuoi cari, il mondo del calcio si dimentica di te quando smetti”.

Qatar 2022, Higuain carica l'Argentina

Infine un augurio alla sua Argentina in vista del Mondiale in Qatar, pronunciato con il cuore da chi la Coppa del Mondo è solo andato vicino ad alzarla, nel 2014: “Mi fa piacere vedere la nazionale argentina ad alti livelli, arriveranno bene ai Mondiali, auguro loro il massimo dei successi. Il Mondiale è un’esperienza unica, non importa se giochi contro squadre piccole o grandi, è diverso da tutto".


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