Fenerbahce, giallo squalifiche dopo la rissa con i tifosi del Trabzonspor

Attesa per le decisioni della Disciplinare dopo il far west di Trebisonda, dove la squadra di Istanbul è stata aggredita da alcuni invasori
Fenerbahce, giallo squalifiche dopo la rissa con i tifosi del Trabzonspor© EPA
Davide Palliggiano
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Scene orribili, che avranno conseguenze, molto probabilmente anche per i giocatori che sono stati coinvolti nella rissa di domenica sera a Trebisonda. Il Fenerbahçe aveva appena vinto 3-2 in casa del Trabzonspor grazie a un gol negli ultimi minuti di Batshuayi. Una vittoria pesante, che consentiva a Dzeko e compagni di restare nella scia del Galatasaray capolista (+2). La gestione arbitrale del match e i festeggiamenti a centrocampo della squadra ospite, hanno però fatto esplodere l’ira di un centinaio di tifosi del Trabzonspor che hanno invaso il terreno di gioco dando il via alla rissa con i calciatori della squadra di Istanbul, che in alcuni casi si sono difesi, in altri hanno deliberatamente colpito gli invasori che correvano in giro per il prato del ?enol Güne?.

Possibili pene sportive per i calciatori del Fenerbahce

Le forze dell’ordine turche hanno arrestato 12 di questi tifosi che si sono resi protagonisti dell’ennesima brutta pagina per il calcio turco. Rischiano da 1 a 3 anni di reclusione. È invece probabile che vadano incontro a pene sportive i calciatori del Fenerbahçe coinvolti negli incidenti. Se per alcuni si può configurare la legittima difesa, che eviterebbe loro sanzioni, per altri no. In particolare verranno analizzate le immagini che hanno visto il nigeriano Osayi-Samuel e l’olandese, ex Parma, Oosterwolde compiere alcune azioni verso i tifosi del Trabzonspor: nel primo caso nei confronti di un uomo mascherato appena placcato da un addetto al campo, nell'altro di un tifoso a terra, bloccato dalla security, e colpito da un calcio. Anche l'attaccante Batshuayi, mentre rientrava negli spogliatoi, ha sferrato un calcio volante a un invasore che gli correva accanto.

Violenza nel calcio turco: il precedente

L’arbitro dell’incontro, sfortuna ha voluto, era Halil Umut Meler, lo stesso colpito al volto da un pugno del presidente dell'Ankaragucu, Faruk Koca, lo scorso 12 dicembre. Suo malgrado è stato protagonista involontario di un’altra brutta pagina del calcio turco, che ora unanimemente s'è stretto attorno al Fenerbahçe. Dopo quei 40 secondi di caos totale, la squadra è riuscita a rientrare negli spogliatoi, dove c'è rimasta per circa 3 ore prima di prendere il volo per Istanbul ed essere accolta al suo arrivo da centinaia di tifosi in festa. Le immagini di Trebisonda hanno però fatto il giro del mondo e non poteva esimersi da una denuncia il presidente Fifa, Gianni Infantino: «La violenza alla quale abbiamo assistito è assolutamente inaccettabile. Non ci può essere spazio né dentro né fuori dal campo. L'ho già detto e lo ripeto: senza alcuna eccezione i giocatori devono poter giocare in sicurezza. Mi appello alle autorità competenti affinché questo sia rispettato a tutti i livelli e che gli autori degli eventi scioccanti di Trebisonda siano perseguiti per le loro azioni», ha aggiunto il numero 1 del calcio mondiale. Oggi in Turchia si pronuncerà la Disciplinare: il Trabzonspor rischia la chiusura dello stadio per 4-5 giornate e una multa salatissima, mentre il Fenerbahçe, annunciando un'assemblea straordinaria per il 2 aprile, ha inserito nell'ordine del giorno anche la possibilità di ritirare la squadra dal campionato.


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