Esteta del gioco e sin da piccolo fan di Zidane, che poi da allenatore lo ha elogiato paragonandolo alla Pulce, il maiorchino deve molto anche al fenomeno della terra rossa

Uno di Palma, l&rsquo;altro di Manacor. L&rsquo;isola di Maiorca come sfondo. Marco Asensio e Rafael Nadal non sono coetanei, ma solo conterranei. E l&rsquo;attaccante che piace tanto al <a href="/squadra/calcio/milan/t120">Milan</a> (e alla Juventus) deve molto al fenomeno della terra rossa. Fu lui, quando si affacciava nel Maiorca, a segnalarlo a Florentino Perez con una te

Interessa il difensore dell’Arsenal di ritorno dal prestito all'Udinese, si può chiudere prima di Botman. La punta del Bruges è a un passo


MILANO - L&rsquo;identikit del difensore centrale difensivo da consegnare a Pioli &egrave; gi&agrave; tracciato: per una volta il Milan non ha l&rsquo;estero come serbatoio pi&ugrave; credibile per scovare un pilastro del reparto. Botman &egrave; in stand-by fino a quando le richieste del Lilla (che ha un certo potere contrattuale sul giocatore, in scadenza nel 2025, anche se le volont&agrave; del difensore faranno la differenza) diventeranno meno esose: a tre settimane dal raduno ufficiale Maldini e Massara tengono allora vive altre piste senza dimenticare gli obiettivi del recente passato. Oltre a Bremer, &egrave; il caso di Pablo Mari. La sua parentesi italiana potrebbe non essere finita con il prestito all&rsquo;Udinese, anzi, lo spagnolo era gi&agrave; nei radar rossoneri prima che l&rsquo;Arsenal lo cedesse in gennaio. Insomma, le alternative ci sono. A cominciare da un possibile derby di mercato con l&rsquo;Inter. Dopo quello di tre anni fa per Sensi e nell&rsquo;estate successiva per Tonali, al momento &egrave; parit&agrave;. Il terzo round riguarda il brasiliano del Torino: il Milan sogna un sorpasso all&rsquo;ultima curva, con la carta Pobega da giocare in un eventuale scambio.

<h2>Adattabilit&agrave;</h2>

Bremer, come del resto Pablo Mari, non ha problemi di adattabilit&agrave; in campo. Entrambi sono ben rodati per giocare in una difesa a tre. Il difensore dell&rsquo;Arsenal, per esempio, si &egrave; adeguato una volta indossata la maglia dell&rsquo;Udinese perch&eacute; con i Gunners il modulo era differente. Nessuno scompenso, qualora dovesse tornare all&rsquo;antico in un immediato futuro. Il desiderio dello spagnolo, vincitore della Copa Libertadores con il Flamengo, di restare in serie A &egrave; alto. In pochi mesi friulani si &egrave; integrato bene col nostro campionato. All&rsquo;Arsenal, poi, le possibilit&agrave; di ritagliarsi il dovuto spazio saranno ridotte anche nella prossima stagione. Quattordici le sue presenze in Premier League nell&rsquo;arco di due anni, a Londra. Ecco perch&eacute; il nome di Pablo Mari resta segnato sul taccuino rossonero. Sarebbe un&rsquo;operazione low cost, magari un nuovo prestito da concordare con i londinesi: di certo la valutazione &egrave; meno impegnativa rispetto a Botman.

<h2>Indizi di rinnovo</h2>

Lo scatto social di Ibrahimovic, intanto, &egrave; preludio a concrete novit&agrave; sul contratto: il rinnovo si avvicina. L&rsquo;infortunio e il rientro a lunga scadenza non saranno un ostacolo, nei pensieri del Milan. Per Zlatan all&rsquo;orizzonte c&rsquo;&egrave; un contratto a gettone, oltre a una base minima garantita: il suo prossimo contatto con il campo &egrave; da rimandare al mese di gennaio, a 41 anni suonati. La foto postata ieri ritrae lo svedese in uno dei momenti celebrativi della festa scudetto davanti alla sede rossonera. Una location denominata &ldquo;Casa Ibra&rdquo;, per l&rsquo;occasione. E&rsquo; l&igrave; che l&rsquo;attaccante dovr&agrave; apporre l&rsquo;autografo per legarsi ancora al Milan: le premesse ci sono tutte, ora si attende solo di modulare un nuovo accordo. Il passaggio di propriet&agrave; ha fatto inevitabilmente dilatare i tempi.

<h2>Lang in arrivo</h2>

L&rsquo;attacco, nonostante questo, &egrave; in buone mani. Se per tornare a una rete di Ibrahimovic serve riavvolgere il nastro fino a gennaio, in zona-gol il Milan &egrave; attrezzato quanto basta. Origi sta arrivando, pi&ugrave; elaborata ma comunque a buon punto &egrave; la trattativa per Lang. Ieri dall&rsquo;Olanda sono piovute altre conferme: l&rsquo;attaccante del Bruges potrebbe festeggiare i suoi 23 anni - li compir&agrave; venerd&igrave; - da nuovo giocatore del Milan, o perlomeno con altri step fissati nell&#39;operazione. Sul tavolo ci sarebbe un quinquennale, che attende Lang, acquistabile dai belgi per 22 milioni di euro. Il via libera &egrave; atteso da RedBird, dopo che il giocatore aveva confermato la possibilit&agrave; di un trasferimento in rossonero.&nbsp;

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Calciomercato Milan: piace Pablo Mari, Lang in arrivo

Il mancino “scoperto” da Nadal non rinnova con i Blancos e si scatena l’assalto delle migliori squadre europee: Pioli ha già pronta la soluzione tattica ideale ma Allegri reagisce


Paolo chiama Carlo e gli chiede di Marco. Una storia che parte dall&rsquo;Italia e arriva dritta in Spagna, dove c&rsquo;&egrave; fermento per il Mondiale e i talenti di Luis Enrique faranno di tutto, in estate, per trovare una squadra che dia loro spazio e visibilit&agrave;. Stavolta Maldini non dovr&agrave; volare a Ibiza per convincere Theo Hernandez, ma probabilmente sempre alle Baleari, sull&rsquo;isola di Maiorca, per spiegare il progetto Milan a un giocatore che nel Real Madrid &egrave; passato dall&rsquo;avere un ruolo importante a uno marginale. Nella cavalcata per la vittoria dell&rsquo;ultima Champions League, Marco Asensio ha giocato solo due volte da titolare. Discorso diverso in campionato, dove &egrave; partito dal 1&rsquo; per la met&agrave; delle gare (19).&nbsp;&Egrave; sulla sua necessit&agrave; di un ritorno al ruolo di protagonista che il Milan s&rsquo;&egrave; fatto sotto. La trattativa &egrave; cominciata con una telefonata di Maldini ad Ancelotti: &laquo;Carlo, ti dispiacerebbe?&raquo;. E Carletto, da signore qual &egrave;, gli ha fatto capire che non ne farebbe un dramma. Il Real Madrid, in quel ruolo, ha Rodrygo, ha scoperto Valverde e potrebbe anche spostare Vinicius, semmai Hazard dovesse tornare quel fenomeno di qualche anno fa sulla fascia sinistra.&nbsp;&nbsp;

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<h2>Asensio, scadenza 2023</h2>

Il Real ha provato a offrire ad Asensio il rinnovo del contratto, ma senza troppa convinzione. Deve cederlo, perch&eacute; &egrave; in scadenza nel 2023 e non pu&ograve; perdere a parametro zero un giocatore di indiscutibile valore. A 26 anni, il maiorchino &egrave; ancora nel pieno della carriera, ha avuto un brutto infortunio nel luglio del 2019 (crociato e menisco), ma ora &egrave; sano, sta bene, l&rsquo;ha dimostrato quest&rsquo;anno nella Liga (10 gol), meno in Champions, dove l&rsquo;unica rete che ha segnato, di assoluta bellezza, &egrave; stata quella del 2-0 all&rsquo;Inter nella fase a gironi al Bernabeu.&nbsp;A un anno dalla scadenza del contratto, dunque, il Real sa che non pu&ograve; chiedere pi&ugrave; di 30-35 milioni di euro. Una cifra che in Premier possono spendere a occhi chiusi: proprio negli ultimi giorni l&rsquo;Arsenal si accodato al Manchester United, destinazione affascinante dove Marco ritroverebbe i suoi ex compagni Varane e Cristiano Ronaldo. Al Milan, invece, troverebbe una soluzione tattica ideale. Pioli pu&ograve; schierarlo dove quest&rsquo;anno si sono alternati Saelemaekers e Junior Messias: a destra, col piede invertito, pronto a servire cross per Giroud o chi per lui con quel magnifico mancino che si ritrova.&nbsp;&nbsp;

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<h2>Juve, non solo Milan</h2>

Maldini ora dovr&agrave; trattare con Jos&eacute; Angel Sanchez, direttore generale del Real Madrid, e sondare la disponibilit&agrave; del giocatore, impegnato fino a ieri sera con la Spagna in Nations League. La concorrenza &egrave; spietata, perch&eacute; al di l&agrave; dello United c&rsquo;&egrave; la Juventus. Le italiane, a differenza dei Red Devils, gli possono garantire la vetrina della Champions, fattore non da poco in ottica Mondiale. Allegri lo stima e se lo ricorda bene. Fu lo spagnolo a mettere la parola fine sulla finale del 2017 a Cardiff (4-1). Con Chiesa a sinistra, Asensio a destra e Vlahovic al centro, quello dei bianconeri sarebbe un attacco stellare.

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<h2>Garanzia Nadal</h2>

La svolta nella carriera di Marco &egrave; avvenuta nel 2014. Nato e cresciuto a Maiorca, dove da ragazzino si &egrave; messo in mostra attirando l&rsquo;attenzione di diversi club. Il Barcellona, che l&rsquo;aveva praticamente in tasca, e il Real Madrid, che per&ograve; era un po&rsquo; meno convinto che il suo fosse un profilo adatto. Fu l&rsquo;indecisione dei blaugrana e una telefonata di Rafa Nadal a Florentino Perez a convincere i Blancos a investire circa 4 milioni per assicurarselo. &ldquo;Mallorquin&rdquo; come lui e fan sfegatato del Real, Nadal, oltre a essere il tennista con pi&ugrave; Slam vinti nella storia, s&rsquo;&egrave; dimostrato anche un discreto talent scout: &laquo;Mi vide giocare e disse al presidente che nel Maiorca c&rsquo;era un ragazzino molto interessante&raquo; ha poi raccontato a distanza di anni Asensio. A quel punto, Florentino si convinse e la trattativa dur&ograve; pochissimo. Visita al Bernabeu, un tour per la Ciudad Deportiva di Valdebebas e la firma del contratto, prima di concludere la stagione a Maiorca e poi passare in prestito per un anno all&rsquo;Espanyol. Dall&rsquo;estate del 2016, &egrave; in pianta stabile alla Casa Blanca, un posto che non si lascia mai volentieri. Ancelotti, per&ograve;, non gli pu&ograve; garantire il posto fisso e il Real non pu&ograve; perderlo a zero la prossima stagione. Tocca quindi a Maldini, o eventualmente ad Allegri, convincerlo a trasferirsi a Milano o a Torino. Non sar&agrave; la &ldquo;Garanzia Nadal&rdquo;, ma avr&agrave; la certezza di essere al centro del progetto. Roba non da poco nell&rsquo;anno del Mondiale.&nbsp;

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