Retroscena Ronaldo: i motivi dell'intervista e la punizione dello United

Dalla Spagna e dall'Inghilterra arrivano i dettagli dell'"incendio calcolato" scatenato da CR7, con il club inglese che valuta una sanzione esemplare
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MANCHESTER - Altro che sassolini dalle scarpe, Cristiano Ronaldo s'è tolto i macigni dagli scarpini e li ha scaraventati contro il Manchester United, scatenando ancora una volta la bufera. Lo sfogo di CR7, che ha attaccato il club e l'allenatore Ten Hag dando loro dei "traditori", ha avuto una grande eco e sembra ormai segnare un punto di non ritorno: secondo "As" e i tabloid inglesi la dirigenza dei Red Devils valuta la punizione esemplare per il portoghese e la rescissione anticipata del contratto, che scade a giugno 2023.

I motivi dell'intervista

In Spagna parlano di "incendio calcolato", spiegando come il tempismo dell'intervista-bomba di Ronaldo fosse studiato e misurato. Cristiano - spiega "As" - sapeva che non sarebbe rientrato a Manchester fino alla fine di dicembre (è impegnato con il Portogallo ai Mondiali), dunque si riaffaccerebbe a ridosso dell'apertura del mercato invernale, che apre il 3 gennaio. Avrebbe così il tempo di cercarsi una nuova squadra, mentre dalle parti di Old Trafford fanno i conti con le sue parole durissime.

La punizione

Lo United è "particolarmente frustrato" e studia la punizione da dare a CR7: come si legge su "The Sun", i vertici dirigenziali della società inglese, insieme a Ten Hag, si incontreranno per decidere la sanzione. Per "As" esistono due strade: la prima porta alla punizione economica, con una multa da 1 milione di euro; la seconda alla risoluzione del contratto. In ogni caso l'avventura 2.0 di Cristiano Ronaldo ai Red Devils appare segnata definitivamente.


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