Guendouzi alla Lazio, c’è l’accordo: l’offerta e tutti i dettagli

Ora l’intesa con l’OM che chiede 18 milioni. Il ds Fabiani: "Bonucci idea suggestiva, vediamo..."
Guendouzi alla Lazio, c’è l’accordo: l’offerta e tutti i dettagli© Getty Images
Daniele Rindone
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ROMA - Gioco di prestigio di Angelo Fabiani, diesse della Lazio. Mentre presentava se stesso più il trio Castellanos-Isaksen-Kamada aveva già incassato il sì di Matteo Guendouzi, ora servono l’intesa con l’Olympique Marsiglia e le cessioni di Marcos Antonio e/o Basic, meglio se entrambe. Con il francese c’è l’intesa a 2,5 milioni l’anno per cinque anni. L’OM chiede 18 milioni. Fabiani era stato criptico in conferenza: «Guendouzi? Siamo in fase di riflessione...». E non aveva escluso l’arrivo di Bonucci al fotofinish, anche se Sarri ne farebbe a meno: «Bonucci è un’idea suggestiva, nessuno può disconoscere bravura e carriera. Le valutazioni terminano all’ultimo secondo di mercato». La domanda sul ritardo degli acquisti ha avuto una risposta curiosa: «Quello che dovevamo fare è stato fatto anzitempo, forse questo è sfuggito. E’ partito Milinkovic, è arrivato il sostituto, non li abbiamo fatti mancare». Sarri ritiene la rosa più ampia, ma non è certo che l’undici sia più forte, parole sue. Fabiani ne ha dato un senso diverso: «Bisogna dare tempo ai nuovi di ambientarsi, è questo che pensa Sarri. Io ci parlo ogni giorno. A Lecce sono scesi 10/11esimi dello scorso anno. Io ho capito quello che ha detto il nostro allenatore». 

Le parole di Fabiani sul mercato della Lazio

Il diesse ieri ha confermato l’arrivo di Sepe, vice Provedel. Oggi effettuerà le visite mediche, è arrivato in prestito per un anno. Lloris è sfumato, sperava in un confronto con Sarri, non c’è stato: «Siamo soddisfatti di aver preso Sepe, un ottimo portiere, con una discreta esperienza in A. Non ci sono rimpianti, nessuno ha detto no alla Lazio». Berardi e Zielinski, l’ha confermato Fabiani, erano due sogni di Sarri, sogni proibiti: «Erano due segnalazioni di Sarri, ma ci sono valutazioni che vanno in porto e altre no. Poi si procede con le seconde opzioni, non per importanza o bravura. Il tempo ci dirà se abbiamo fatto bene o no. Di concerto, abbiamo scelto di abbassare l’età media. Zielinski era oggetto di valutazione. Al Napoli è stata fatta una offerta ufficiale e ci è stato detto no. I giocatori arrivati sono frutto di una larga condivisione con il tecnico». Sentimenti vissuti e nuovissimi. Fabiani ha disegnato il profilo dei nuovi acquisti e il suo: «Ho un’esperienza di trent’anni consecutivi, è al servizio della Lazio. Le decisioni saranno frutto di un lavoro di squadra. Se per me è un punto d’arrivo? E’ un punto lavorativo, cercherò di dare il meglio. Speriamo di non tradire le aspettative della proprietà, a cui va il mio ringraziamento, così come a tutto il personale della Lazio. Un ringraziamento particolare lo devo a una figura importante, il nostro segretario generale (Armando Calveri, ndi). Una società senza un ottimo segretario fa fatica a ottimizzare tutto. Un ringraziamento a Lotito, a Cristina Mezzaroma, a Enrico Lotito, mio compagno di viaggio, lo sto instradando verso un percorso dirigenziale. Mi definisco un gestore del gruppo squadra e di tante altre situazioni collaterali. Non amo apparire, preferisco lavorare nell’ombra, nel silenzio, a volte un po’ rumoroso. Uso il noi piuttosto che l’io». Castellanos, Isaksen e Kamada hanno conquistato Lotito e Fabiani anche per l’identikit umano: «Non volevamo mettere all’interno di uno spogliatoio straordinario elementi di disturbo. Taty ha l’aquila tatuata su una tibia, l’ha fatta vedere a Lotito e c’è stato il via. Farà molto parlare di sé, l’abbiamo studiato per un mese intero a Formello, che Lotito ha ribattezzato in Formentello. “Gli altri sono a Formentera, noi a Formentello”, dice. Isaksen non ha voluto sentire ragioni “io voglio solo la Lazio”. Ci ha fatto due gol in Europa e quando vedo uno che mi fa gol cerco di prenderlo. Ha valori straordinari. Kamada ci ha fatto tribolare un po’, c’è stata qualche azione di disturbo, ma ha scelto noi». Due cessioni serali. Akpa Akpro al Monza in prestito con diritto di riscatto a 3,5 milioni. Bertini in prestito alla Spal. 

 


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