Horn o Livakovic la Fiorentina vuole un vero numero 1

Il tedesco sarà libero da stasera, ma il croato ha fretta e la Viola ha presentato una prima offerta
Horn o Livakovic  la Fiorentina vuole un vero numero 1
Andrea Giannattasio
4 min

C ’ è un errore che, a differenza degli scorsi anni, Italiano e la Fiorentina non vogliono proprio commettere. Ovvero arrivare ai nastri di partenza della nuova stagione con le gerarchie degli estremi difensori in formato fluido. Cioè senza un ordine precostituito di quello che sarà l’impiego dei portieri nell’arco del campionato (e, sperano con discreto ottimismo nel quartier generale di Viale Fanti, anche dell’Europa). Ecco perché in queste ultime ore la linea tracciata dall’area tecnica sul mercato sembra aver preso un indirizzo ben chiaro, nello specifico quello che porta all’individuazione di un nuovo titolare tra i pali che la società proverà a regalare all'allenatore in tempo per l’inizio del ritiro al Viola Park del 12 luglio. Le investiture (poi sconfessate) prima su Dragowski nel 2021 e lo scorso anno su Gollini sono ancora ferite aperte (entrambi i portieri, per motivi diversi, non rispondevano fino in fondo alle caratteristiche richieste da Italiano in sede di campagna acquisti e a lungo andare hanno dovuto cedere il posto a Terracciano) ed è per questo che stavolta sarà davvero vietato sbagliare.

Gli alti e i bassi

L’identikit del futuro portiere (il titolare) è già stato da tempo scandito: straniero, maturo (a livello d’età) e possibilmente con un pedigree internazionale di tutto rispetto. Un profilo, insomma, che lasci poco spazio alle interpretazioni su chi sarà chiamato in partenza a difendere i pali e ad alzare il livello complessivo del pacchetto arretrato. Anche perché, su questo secondo fronte, sono due i dati che hanno fatto drizzare le antenne alla dirigenza viola: il fatto che, pur con il minor numero di tiri subiti in porta della Serie A (346), la Fiorentina abbia chiuso l'ultima annata con la settima difesa del campionato e che, a livello di singoli, Terracciano sia risultato ultimo nella classifica dei portieri che hanno portato più punti alle rispettive squadre. 

Fiorentina, i soliti noti

Normale dunque che, al momento della prima tavola rotonda per parlare di mercato, il tema legato all’estremo difensore sia diventato subito prioritario. I nomi di Timo Horn (da questa sera ufficialmente svincolato dal Colonia) e di Dominik Livakovic (titolare della sua Nazionale e capitano della Dinamo Zagabria con cui andrà in scadenza tra un anno) restano profili caldi ma non sono i soli che la Fiorentina sta seguendo. Anche perché se per il tedesco la società si è presa del tempo per riflettere (non risparmiandosi in queste ore ulteriori telefonate esplorative contando che sul classe ’93 si sono mossi anche i Rangers), per ciò che riguarda il croato è semmai il pressing degli agenti - gli stessi di Amrabat peraltro - che sta mettendo fretta ai viola, facendo subodorare l’opportunità di arrivare a un portiere di caratura internazionale per una cifra ragionevole (si è parlato di una prima offerta del club di Commisso di 6 milioni). Più distaccato, ma sempre nella lista, Grabara del Copenaghen.

Il mercato della Fiorentina

Solo dopo che la Fiorentina avrà chiuso la pratica portiere potranno iniziare le operazioni per tutte le altre zone di campo, una delle quali - quella legata alla mediana - è legata al futuro di Amrabat (per il quale non sono ancora arrivate offerte soddisfacenti). Due i nomi che restano sul taccuino di Barone e Pradè per sostituire il marocchino: Hjulmand del Lecce - che viene valutato 25 milioni - e Demirbay del Leverkusen.


© RIPRODUZIONE RISERVATA