Fiorentina, il guaio Amrabat e l’alternativa Arthur

Il centrocampista marocchino è fuori dal progetto tecnico del club viola che valuta il brasiliano che però ha un ingaggio importante
Fiorentina, il guaio Amrabat e l’alternativa Arthur
Andrea Giannattasio
5 min

Capitolo chiuso. Sofyan Amrabat, anche se formalmente ancora legato alla Fiorentina con un contratto di un altro anno (con opzione fino al 2025) è un giocatore fuori dai progetti tecnici del club viola. Nessuna possibilità di ricomporre un legame che, logoratosi nel corso dell’ultima stagione, è destinato a sciogliersi non appena all’attenzione del club di Commisso verrà recapitata la migliore offerta sul mercato. Che non sarà certo quella dell’Atletico (ritenuto fuori dai giochi anche in virtù delle sue difficoltà economiche) ma che con tutta probabilità arriverà dalla Premier, con il Manchester United che resta in pole position sul conto del numero 34. A mettere la parola fine sull’avventura del marocchino in riva all’Arno è stato Vincenzo Italiano, che nel corso di una delle ultime riunioni andate in scena al Viola Park ha, di fatto, indicato la porta all’ex Verona. 

Fiorentina e Amrabat, nessun caso  

Fatali, oltre ad alcuni atteggiamenti avuti durante l’epilogo della scorsa stagione, anche le ennesime (e sgradite) frasi da parte dell’entourage del giocatore che non ha mai fatto mistero, due giorni fa così come in questi mesi, di voler cambiare aria. Sofyan, dopo i capricci dello scorso inverno per andare al Barcellona, sarà accontentato. A patto però che porti i soldi che la Viola chiede per lui, ovvero non meno di 30 milioni. Resta da capire a questo punto come sceglierà di comportarsi con lui la Fiorentina. Se cioè, come da prassi, il marocchino sarà accolto in ritiro la prossima settimana oppure se invece verrà escluso dalla rosa. La sensazione è che per evitare la nascita di un caso, il giocatore riprenderà il lavoro con la squadra in attesa di fare i bagagli. E di lasciare il posto al suo sostituto, che a questo punto l’area tecnica viola vorrebbe di spessore. 

Arthur nel radar della Fiorentina 

Un nome da copertina che però oltre al curriculum porti con sé in dote anche una caratura internazionale in grado di alzare pronti-via il livello della rosa. Si potrebbe riassumere così l’identikit del centrocampista al quale da settimane dà la caccia la Fiorentina e non è forse un caso che l’ultima idea del club (tenuta nascosta fino a poche ore fa) sia quella che porta ad Arthur della Juventus. Un profilo esperto, in cerca di rilancio dopo una stagione pressoché inesistente con il Liverpool ma che - per caratteristiche - potrebbe essere l’elemento ideale per sostituire Amrabat. L’area tecnica si è da tempo messa in moto per provare a piazzare il colpo, individuando nel classe ’96 l’elemento più giusto per far fare un salto di qualità alla mediana, qualora l’integrità fisica lo assista. Due infatti sono gli scogli che potrebbero rallentare la trattativa per Arthur: il suo stato di salute (nell’ultima annata il regista ha collezionato soli 256’, di cui però 180’ disputati nel campionato riserve della Premier a causa di un infortunio che lo ha messo ko e lo ha costretto a operarsi) e un ingaggio faraonico che lo lega alla Juve fino al 2025, salario che non è minimamente in linea con i parametri della Fiorentina (4,5 milioni di euro)

Italiano approva il piano  

Anche per questo, dopo i primi dialoghi che risalgono ormai a un mese fa, la trattativa è andata avanti con circospezione pur avendo incassato fin da subito il gradimento di Vincenzo Italiano, che vede nell’ex Barcellona una pedina abile sia in fase di interdizione che di impostazione. Ma anche sul fronte opposto - quello che riguarda Arthur - non è stato difficile strappare un sorriso quando al classe ’96 è stata prospettata l’ipotesi di un trasferimento alla Fiorentina. Anche se i viola - per adesso - sono fuori dall’Europa, l’idea di sposare un progetto tecnico di crescita (che nella Fiorentina si vede sia con gli investimenti sulle strutture che grazie al ciclo che dirigenza e tecnico stanno portando avanti da due anni) per il brasiliano vale più di qualsiasi posto in Champions


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