Sanchez, messaggio all'Inter: "Niente è reale se non si credi in ciò che sei"

Sibillino post Instagram dell'attaccante cileno, non convocato per l'amichevole contro il Monaco e ormai ai margini del progetto tecnico di Inzaghi: l'accordo per la buonuscita, però, slitta ancora
Sanchez, messaggio all'Inter: "Niente è reale se non si credi in ciò che sei"© Inter via Getty Images
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L’avventura di Alexis Sanchez all’Inter sta per assumere le sembianze del separato in casa. L’attaccante cileno si allena regolarmente agli ordini di Simone Inzaghi e partecipa alle partitelle di allenamento, ma non rientra nei piani di società e allenatore in vista della prossima stagione.

L'Inter e Sanchez ai ferri corti

L’ultimo “messaggio”, tutt’altro che indiretto, per il Niño Maravilla è arrivato dalla decisione del tecnico, di concerto con il club, di non includere il cileno tra i convocati per l’amichevole giocata a Ferrara contro il Monaco e terminata 2-2. Eppure, per il momento, l’ex Barcellona, Arsenal e Manchester United continua a rifiutare tutte le destinazioni proposte e a non firmare la buonuscita che gli permetterebbe di diventare padrone del proprio cartellino, dando all’Inter l’agognata libertà di movimento per le prossime operazioni in entrata.

Sanchez, messaggio social all'Inter

Calma piatta, quindi, al momento, come confermato dal post pubblicato da Sanchez sul proprio profilo Instagram: “Nothing is real if you don't believe in who you are” ("Niente è reale se non credi in quello che sei”) ha scritto il cileno immortalando un’immagine di una partitella in allenamento mentre viene contrastato da Hakan Calhanoglu. Il messaggio di risposta all’Inter sembra chiaro e pare il preludio ad un braccio di ferro ancora piuttosto lungo tra le parti, dal momento che Alexis non vuole prendere in considerazione proposte da campionati extra europei e non di primo piano.

Inter-Sanchez, le cifre sul tavolo per dirsi addio

Sanchez è legato all’Inter da un altro anno di contratto con un ingaggio vicino ai 7 milioni netti, oltre 10 al lordo per il bilancio nerazzurro. Una vera e propria spada di Damocle che al momento rallenta l’operatività dei dirigenti dell’Inter: tra le parti non c’è l’accordo per la buonuscita, che il giocatore chiede non inferiore ai 4 milioni per compensare l’eventuale firma su un nuovo contratto con ingaggio ribassato.


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