Inter e Skriniar, avanti oltre il mercato. Ma in caso di offerta...

Le esigenze tecniche e quelle ambientali convergono: lo slovacco “deve” restare e tratta il rinnovo. Zhang però tiene d’occhio i conti...
Inter e Skriniar, avanti oltre il mercato. Ma in caso di offerta...© Inter via Getty Images
Andrea Ramazzotti
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INVIATO AD APPIANO- Tenere e blindare Skriniar giudicato “imprescindibile" per pensare in grande. E' la missione, comunque non facile, che l'Inter si è data da martedì all'1 settembre, giorno di chiusura della finestra estiva della campagna trasferimenti. Perché il mercato dei difensori è ancora nel vivo (Koundé è sempre più vicino al Chelsea, il Barcellona pensa a Saliba dell'Arsenal) e perché il Psg là dietro non ha ancora piazzato colpi. Il dt Campos e il ds Antero Henrique però non si fanno sentire da qualche giorno e pensare che organizzino un blitz in occasione del match di domani dei nerazzurri a Lens è al momento pura fantasia. Il club di viale della Liberazione avrebbe venduto Skriniar, anche a una cifra inferiore rispetto agli 80 milioni richiesti inizialmente, se avesse voluto un sostituto del valore di Bremer, che non a caso era stato prenotato da tempo. Ora dal punto di vista tecnico la rinuncia allo slovacco sarebbe un danno enorme per la rosa e un messaggio negativo per una tifoseria che ha già sottoscritto 40.000 abbonamenti e che, con uno striscione della Curva Nord sotto la sede, ha chiarito cosa "pretende". Ecco perché l'area tecnica, che nel 2021-22 ha "piazzato" un attivo di bilancio da 100 milioni, ha deciso di non avallare la sua partenza se non di fronte a un'offerta da 80 milioni, cifra alla quale i francesi non si erano neppure lontanamente avvicinati. Poi, è chiaro, l'ultima parola spetta al presidente Zhang che però sa bene quanto Inzaghi tenga alla solidità del pacchetto arretrato. Privarlo di Skriniar rischierebbe di scatenare un terremoto alla Pinetina.

Milan... alla Bremer

L'obiettivo piuttosto diventa trovare in breve un accordo definitivo sul prolungamento del contratto di Skriniar, in scadenza il 30 giugno 2023. Il diretto interessato, che anche ieri ha lavorato a parte e non sarà convocato per la gara di domani a Lens, è felice di restare a Milano ed è stato rassicurato dal ds Ausilio sulla volontà del club di trattarlo come Bastoni, Barella, Brozovic e Martinez ovvero garantirgli quel rinnovo che si è meritato sul campo per rendimento e dedizione alla causa. C'è già l'intesa di massima per un accordo con base fissa superiore ai 5 milioni più bonus a stagione, ma con ogni probabilità si aspetterà settembre o i mesi immediatamente successivi per mettere nero su bianco. Intendiamoci, farlo ora sarebbe un segnale ancora più potente della volontà della società di non cederlo, ma se poi arrivasse davvero l'offerta irrinunciabile... Di certo Milan non si metterà di traverso per cambiare maglia: ai dirigenti ha detto chiaramente che prolungherà volentieri l'attuale accordo fino al 2026 o al 2027. Sarà considerato a tutti gli effetti un nuovo acquisto per il 2022-23. Se poi verrà sacrificato sull'altare dei conti entro il 30 giugno 2023, come successo a Bremer (rinnovo a febbraio, cessione a luglio) o se tale sorte toccherà ad altri (Dumfries va considerato nel mirino del Chelsea e del Bayern anche in ottica futura), lo vedremo.

Low cost e offerte

In caso di permanenza di Skriniar, il mercato dell'Inter è quasi chiuso. Nella rosa resta da piazzare un solo tassello, un difensore. Al momento l'Inter aspetta occasioni e non intavola trattative milionarie (Milenkovic e Akanji, tanto per fare due esempi. In compenso nelle ultime 48 ore Marotta, Ausilio e Baccin si sono sentiti proporre almeno una ventina di centrali, nessuno dei quali ha stuzzicato la loro "fantasia" o aveva i presupposti (economici) per essere preso. L'Inter comunque non ha fretta di far arrivare l'ultimo centrale e ora è concentrata a piazzare Sanchez, Pinamonti e Lazaro, senza i quali il monte ingaggi sarà a posto.


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