Il Chelsea all'Inter: "Volete Lukaku? Dateci Barella!"

Marotta aveva chiesto Big Rom, il club di Londra ha rilanciato: scambio di cartellini. I nerazzurri dicono no, ma... E trattano anche Koulibaly
Il Chelsea all'Inter: "Volete Lukaku? Dateci Barella!"
Pietro Guadagno
5 min

Non è vero che il Chelsea sia rimasto semplicemente freddo davanti alla richiesta di Ausilio di riavere Lukaku in prestito e di aggiungere al pacchetto pure Koulibaly, sempre con la stessa formula. In realtà, i Blues hanno rilanciato, alzando al massimo l’asticella, tanto da arrivare a proporre uno scambio, di cartellini, tra lo stesso Big Rom e, addirittura, Barella. Tenuto conto che il valore del totem belga nel bilancio del club inglese, dopo due anni di ammortamento, è di poco inferiore ai 70 milioni di euro, sarebbe quella la valutazione data anche al centrocampista sardo. E il ds nerazzurro come ha reagito? Beh, visto che la prospettiva, con il Chelsea, è quella di una partita a poker, di fatto non ha risposto, rinviando le discussioni ad un nuovo appuntamento.

Barella via dall'Inter solo per offerte monstre

Significa, allora, che l’affare è davvero possibile? In questi termini, pare proprio di no. Nel senso che per Big Rom, l’Inter punta solo ad un prestito bis, non intende percorrere altre strade. E, forti della volontà dell’attaccante, in viale Liberazione sono convinti di spuntarla. Certo ci potrebbe volere più tempo del previsto, arrivando a scavallare il mese di luglio, a differenza dello scorso anno quando l’operazione venne chiusa a fine giugno. Allora, però, c’erano esigenze per il decreto crescita, che stavolta non ci sono. Tuttavia, alla luce del diktat di Zhang, ovvero che per comprare occorre prima vendere, probabilmente, non è il caso di dare per scontato che Barella resti alla Pinetina. Vero è che, per caratteristiche, è tra gli elementi fondamentali dell’impianto di gioco costruito da Inzaghi. Se dovesse arrivare un’offerta di una certa entità, però, sarà inevitabile ascoltarla. Evidentemente, non potrà esserci dentro uno scambio, ma dovrà essere in cash, e pure superiore ai 70 milioni.

Inter, gli scenari di mercato possibili

Da quella cifra in su, infatti, ci sarebbe margine per andare a prendere Frattesi, ovvero il miglior “clone” possibile di Barella, e anche rafforzare in maniera sostanziale l’attacco. Dato come punto fermo Lautaro, e sperando che lo possa presto essere anche Lukaku, il club nerazzurro ha anche la necessità di sostituire Dzeko, sempre più vicino a dire sì al biennale da 5 milioni offerto dal Fenerbahce, e individuare pure chi dovrà prendere il posto di Correa, a cui si sta cercando una sistemazione. Piace allo stesso club turco, ma il “Tucu” non è convinto. Dal punto di vista tecnico, la necessità è di una punta in grado di creare superiorità saltando l’uomo. Tra i nomi circolati, c’è quello del belga Lukebakio dell’Hertha Berlino, contratto in scadenza nel 2024. Ma ora la pista è più fredda.

Inter, la situazione di Koulibaly

Come quello per Lukaku, resta aperto anche il fronte Koulibaly, ovvero il principale rinforzo individuato per la difesa (che non perderà Acerbi: ieri è stato formalizzato il riscatto definitivo dalla Lazio). Nel reparto arretrato di Inzaghi, però, è imminente anche l’ingresso di Bisseck, centrale tedesco classe 2000. Ieri, infatti, il club nerazzurro ha incontrato i suoi rappresentanti e ha deciso di versare (pagamento in due tranches) i 7 milioni di euro previsti nella clausola di uscita dalla squadra danese dell’Aarhus. Evidentemente, si tratta di un investimento, ma Bisseck ha già dimostrato il suo valore ed è pure uno specialista della difesa a 3. E’ destro di piede, ma è più abituato a giocare da braccetto sinistro. Insomma, sarebbe innanzitutto un vice-Bastoni. Per di più, al di là di un fisico imponente (196 cm), il tedesco sa anche giocare da mediano davanti alla difesa. E, negli anni scorsi, pur considerato un eccellente talento, era stata frenato dai guai fisici. Si è ripresa alla grande proprio in Danimarca. «Se mi fosse stato detto che avrei avuto questa possibilità, quando sono andato all'Aarhus, non ci avrei creduto», aveva detto Bisseck giovedì, dal ritiro della nazionale tedesca under 21. E allora l’impensabile è diventato realtà.


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