Empoli, anche il Tottenham vuole Vicario: l'Inter prepara la contromossa

La rivoluzione in casa nerazzurra deve aspettare: tutto dipende dalle cessioni
Empoli, anche il Tottenham vuole Vicario: l'Inter prepara la contromossa© Getty Images
Pietro Guadagno
5 min

MILANO - La (mezza) rivoluzione deve aspettare. Nei piani nerazzurri, infatti, ci sarebbe un profondo maquillage della rosa. Ma tutto o quasi dipende dalle uscite e dalle cessioni. Senza quelle il lavoro svolto finora rischia di sfumare. Andando in concreto, alla luce delle ultime evoluzioni, Vicario, Frattesi (adesso è il primo obiettivo dei rossoneri con l’addio di Tonali) e pure Bisseck rischiano di sfumare. Cominciando con il portiere, l’affondo del Tottenham ha improvvisamente ribaltato lo scenario. Il club inglese ha messo sul tavolo 20 milioni di euro, trovando pure la sponda del giocatore, in questo momento in vacanza a Ibiza. L’Empoli continua a preferire l’Inter, con cui è stata già concordata una valutazione di 25 milioni di euro. Tuttavia, fino a che Onana continuerà ad avere un armadietto a suo nome nello spogliatoio della Pinetina, le mani di Marotta e Ausilio restano legate. 

Pericolo da Manchester

Come già emerso, per il numero uno camerunense, il fronte con il Manchester United è apertissimo, ma la differenza tra domanda ed offerta è più che corposa. Per intendersi, i Red Devils pensavano di cavarsela con 40 milioni di euro. Dall’Inter, però, si sono sentiti rispondere con 60… Il preferito di Ten Hag continua ad essere Onana, ma a questo punto l’operazione diventa complicata, con i tempi che si allungano. Consequenziale, quindi il pericolo di perdere Vicario. Sempre da Manchester, peraltro, ma sponda City, suona l’allarme per Bisseck. Lunedì, il club nerazzurro ha trovato un’intesa con l’entourage del giocatore, accettando di pagare la clausola di uscita dall’Aarhus da 7 milioni. Tutto, però, resta condizionato dal recupero delle risorse necessarie per completare l’operazione. Ebbene, finché non ci saranno, qualsiasi club avrà spazio per inserirsi. 

Caselle da riempire

Insomma, sarà l’ennesima estate di passione per l’universo nerazzurro. Contratti e prestiti in scadenza, esigenze di cassa e bilancio, insieme all’idea di ringiovanire e di dare un’impronta sempre più azzurra: i segnali per una (mezza) rivoluzione non mancavano e non mancano. Diventa un problema, però, se le prime scelte per i sostituti di chi andrà via dovessero finire alla concorrenza. E si può già immaginare la preoccupazione di Inzaghi, che avrebbe voluto la conferma dell’ossatura della squadra capace di arrivare alla finale di Champions e che, invece, si è sentito spiegare che la priorità è quella di vendere. Tanto più che sono diverse le caselle da coprire, senza che ci sia un candidato forte per la sostituzione del partente. D’Ambrosio, Gagliardini e Dzeko (ha preferito il Fenerbahce) se ne vanno in scadenza. Per scelta, invece, non è stato riscattato Bellanova, mentre dopo due stagioni inconsistenti è destinato a salutare Correa. E Gosens, con la Bundesliga e il Bournemouth che chiamano, è l’occasione di un sostanzioso incasso. Con il solito punto di domanda sui tempi... 

Interrogativi

Ancora non è chiaro, però, chi potrà prendere il posto di Skriniar nell’undici titolare, considerato che Chalobah, Pavard e Scalvini sono tutte piste in salita e dispendiose. Che dire poi dell’attacco? Tutto dipende da Lukaku. Cosa accadrebbe se il Chelsea facesse muro, non concedendo il prestito bis? Balogun, gioellino dell’Arsenal, sarebbe un adeguato piano B? E per i sostituti di Dzeko e Correa? Al momento sono tanti, forse troppi, i punti interrogativi a cui dare una risposta.


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