Inter, ora Inzaghi aspetta il bomber: Balogun spinge, Morata rebus

I due profili per l’attacco tengono vivo il mercato nerazzurro: è una volata. Scendono le quotazioni di Beto e Taremi
Giorgio Coluccia
4 min

MILANO - Se nel mercato dell’Inter c’è un attaccante solo al comando, un altro lo segue immediatamente a ruota. Non solo Folarin Balogun, ma anche Alvaro Morata che continua a rimanere uno dei candidati per arricchire il reparto offensivo assieme a Lautaro e Thuram. Lo sguardo attento sull’evolversi della situazione non può che essere quello di Simone Inzaghi, ormai in procinto di legarsi all’Inter fino al 2025 allungando la propria permanenza in nerazzurro. Scongiurata così la possibilità di cominciare la stagione con il contratto in scadenza. Dopo le voci delle ultime settimane l’ha confermato ieri davanti ai microfoni il suo procuratore Tullio Tinti, all’uscita dalla sede del club: «L’accordo è stato trovato durante la tournée in Giappone. Si tratta di un anno in più, andrà soltanto formalizzato». Adesso il tecnico è più concentrato che mai sulla stagione alle porte e non ha smesso di pensare a Morata, che nonostante le mosse dell’Atletico Madrid in chiave rinnovo contrattuale fino al 2027 può ancora muoversi dalla Spagna (come filtra dal suo entourage) verso una nuova destinazione. Il futuro non è ancora scritto, l’Inter sta monitorando tutte le possibili situazioni dopo aver visto saltare i piani sia per Lukaku sia per Scamacca in meno di un mese.  

Inter, tra Balogun e Morata 

Quel «noi giocatori non possiamo controllare il mercato» pronunciato da Morata qualche giorno fa, lascia ancora le porte aperte e in caso di accelerata soltanto l’Inter tra le pretendenti può arrivare ai 18 milioni necessari per chiudere la questione. Dal punto di vista del cartellino l’affare sarebbe certamente più economico rispetto alle ipotesi Balogun e a quella, poi sfumata, di Scamacca. Però sul piano personale Morata ha costi ben diversi, visto che a 30 anni chiede un contratto quadriennale da 5 milioni all’anno. E in più dopo una sola stagione all’estero non sarebbe beneficiario del decreto crescita. I dirigenti prediligono la strada che conduce a Balogun (lui invece godrebbe dei vantaggi fiscali del decreto), trattandosi di un profilo giovane ed eventualmente monetizzabile in futuro, mentre Inzaghi per ragioni tattiche non ha mai nascosto la sua preferenza per Morata. L’ex juventino offrirebbe più garanzie al tecnico sul piano del gioco e non avrebbe bisogno di un periodo di ambientamento, avendo già giocato in Serie A, dove vanta 130 presenze spalmate su 4 stagioni differenti. Il reparto avanzato farebbe il pieno di esperienza, accostando Morata al nuovo arrivato Thuram e aggiungendo caratteristiche diverse alle armi a disposizione soprattutto dopo i centimetri e la fisicità persa con l’addio di Dzeko e il mancato ritorno di Lukaku.  

Inter, si allotana Beto 

Se il tecnico pensa a Morata, in parallelo il club nerazzurro sta portando avanti le interlocuzioni con l’Arsenal e con un intermediario per Balogun, che non vuole saperne di tornare in Ligue 1 (si sono fatte avanti Monaco e Lens) e ha già scelto l’Inter come dimostrano anche i post sui social degli ultimi giorni. I nerazzurri possono arrivare fino a 30 milioni più 5 di bonus con l’aggiunta di una percentuale sulla futura rivendita. Tra gli altri candidati invece sono scese le quotazioni di Beto dell’Udinese mentre per Taremi del Porto bisogna fare i conti con l’interesse del Tottenham, che ha sondato il terreno in caso di partenza di Kane. Allo stato attuale si profila una volata tra Balogun e Morata: il primo ha già scelto, il secondo troverebbe aperta la porta qualora decidesse di tornare ancora una volta in Italia. L’Inter vorrebbe cominciare a stringere il cerchio, per poi concentrarsi sulla quarta punta e trovare contemporaneamente una nuova destinazione per Correa.  


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