Inter, ciao Samardzic: ora si punta Pavard

Salta l’arrivo del centrocampista: i soldi possono essere spostati su altri obiettivi, il francese del Bayern sarebbe un profilo ideale
Inter, ciao Samardzic: ora si punta Pavard© Getty Images
Pietro Guadagno
4 min

MILANO - La telenovela è finita. E forse è durata pure troppo. Ad ogni modo, Samardzic non sarà un giocatore dell’Inter. Marotta e Ausilio hanno deciso di chiudere ogni discorso, dopo aver concesso inutilmente tempo all’entourage e soprattutto alla famiglia del giocatore per accettare le condizioni pattuite in precedenza, quando a rappresentare il centrocampista era Rafaela Pimenta. Più che di una questione economica, si è trattato di una questione di principio. I tifosi nerazzurri, sui social, non hanno nascosto lo sconcerto, ma in viale Liberazione non si sono fatti influenzare, rimanendo fermi sulle proprie posizioni. E, come conseguenza, è sfumato anche il trasferimento di Fabbian all’Udinese. Senza uscite, infatti, i friulani non aggiungeranno nessuno all’organico di Sottil. A questo punto, il talento nerazzurro andrà in prestito: Bologna, Genoa e Frosinone le squadre interessate.

Inter, si cercano rinforzi in difesa

La rinuncia al serbo, evidentemente, ha un impatto. E non potrebbe essere altrimenti, perché il suo talento è fuori discussione e perché, con i suoi 21 anni, sarebbe stato un innesto importante in prospettiva. Il centrocampo di Inzaghi, però, resta di livello anche senza di lui. Certo manca un tassello perché sia completo. A questo punto, quindi, si tratta di capire se l’Inter lavorerà per un’alternativa - piace Khephren Thuram, fratello di Marcus, ma il Nizza spara molto alto -, oppure se si fermerà alla conferma di Sensi. Vero è che si è messo in vetrina in questo precampionato, ma la nuova Inter ha già perso fisicità rispetto all’ultima e Sensi non è certo un colosso… Ad ogni modo, la sensazione è che per il sesto centrocampista si deciderà all’ultimo. Mentre, dopo l’arrivo di Arnautovic, la priorità passa alla difesa.

Inter, Pavard è il profilo ideale

Vero è che, tra Dimarco e Carlos Augusto, capaci entrambi di giocare da braccetti di sinistra, la “coperta”, seppur corta, potrebbe essere sufficiente. Tuttavia, l’addio a Samardzic aumenta i margini di manovra, nel senso che l’investimento stanziato per il centrocampista potrebbe, almeno in parte, venire destinato sul difensore. E, in questo caso, l’innesto avrebbe il “peso” di un titolare, non certo di un rincalzo. Da questo punto di vista, allora, da Pavard a Chalobah, passando per Tomyasu, sarebbero tutti rinforzi di spessore, destinati non solo a contendere il posto a Darmian, ma anche a scavalcarlo nelle gerarchie di Inzaghi; in particolare il francese. La formula dell’operazione, comunque, dovrebbe partire dal prestito, con diritto o obbligo di riscatto. Significa, tanto per cominciare, che proprio Pavard dovrebbe, prima di trasferirsi in nerazzurro, rinnovare formalmente con il Bayern, che in ogni caso tiene alta l’asticella. Il francese, comunque, è il profilo ideale, essendo ancora giovane (27 anni) e avendo un’importante esperienza internazionale. L’Inter ci aveva giù provato a gennaio, nel caso in cui il Psg avesse fatto l’offerta giusta per prendersi subito Skriniar. Ora, invece, ci sarebbe da superare la concorrenza del Manchester United. A proposito di Tomyasu, invece, il problema è che l’Arsenal ha appena perso l’ultimo arrivato Timber, appena acquistato dall’Ajax per 40 milioni: la rottura del crociato lo terrà fuori a lungo e dunque è difficile immaginare che Arteta accetti di privarsi del giapponese. Il Chelsea potrebbe essere più disponibile per Chalobah, ma la pista non appare caldissima. Come del resto si è raffreddata pure quella per Toloi, che l’Atalanta non vuole lasciare andare.


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