Inter, Inzaghi accoglie Pavard: tutti i dettagli dell’affare

Il tecnico potrebbe avere a disposizione il giocatore già per il prossimo match, lunedì nel posticipo con il Cagliari
Pietro Guadagno
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MILANO - Inzaghi ha ottenuto il difensore che chiedeva a tutti i costi. Inter e Bayern, infatti, hanno raggiunto un accordo e Pavard sarà nerazzurro. Vero è che Tuchel non è ancora convinto di lasciar partire il francese, ma avrà un sostituto – Geertruida del Psv Eindhoven sarebbe il prescelto – e dovrà accontentarsi. Ad ogni modo, la fumata bianca è arrivata a quota 30 milioni più 3 di bonus. Dopo il rilancio di domenica a 28+5, Marotta e Ausilio hanno ulteriormente alzato la cifra fissa, riducendo qualcosa dei premi (non saranno facili da raggiungere) e i bavaresi hanno finito per dire sì. 

Pavard, pronto per Cagliari?

Manca ancora qualche dettaglio da sistemare con l’entourage, ma il contratto che firmerà Pavard sarà un quinquennale per un ingaggio da 5 milioni, che beneficerà del decreto crescita. Significa che, al lordo, all’Inter costerà meno di 7 milioni. Non è da escludere che il difensore possa sbarcare a Milano già nella giornata di oggi, ma è molto difficile: più facile che arrivi domani o più avanti. Ad ogni modo, dipende dal via libera definitivo del Bayern, che potrebbe arrivare in tempi rapidi, anche senza aver già preso il sostituto. È già accaduto con Sommer e, nel frattempo, il nuovo portiere non è nemmeno arrivato… L’Inter, e Inzaghi in particolare, comunque, punta ad avere Pavard già a disposizione per il match con il Cagliari, approfittando del fatto che fatto che si giocherà lunedì prossimo in posticipo. Fuori discussione il livello dell'innesto, tanto che, nel caso, non sarebbe da escludere nemmeno un esordio immediato. 

Inter, c'è l'apertura di Sanchez

Con il difensore francese, il mercato nerazzurro si può considerare completo, visto che Inzaghi ha i 20 elementi di movimento, due per ruolo, richiesti assieme ai 3 portieri. Non è detto, però, che sia chiuso, anzi. Potrebbe accadere qualcosa a centrocampo e, soprattutto, in attacco. Ormai non è più un segreto, infatti, che l’Inter vorrebbe far uscire Correa, con il redivivo Sanchez come sostituto già designato. Marotta, intervenendo alla neonata Radio della serie A, è stato sufficientemente eloquente sul tema: «Correa vuole spazio e noi non manteniamo i giocatori per forza. Ausilio sta ragionando con lui. Se decide di andare via, cercheremo di accontentarlo. Sanchez, invece, se n'era andato a malincuore e ha mandato segnali di ritorno: questo è vero ed è positivo». A proposito della mediana, l’ad nerazzurro non ha dato certezze assolute sulla permanenza di Sensi, tenendo quindi aperto lo spazio per un nuovo innesto: «È abituato a farci vedere dei bei precampionati, ma è importante gestirlo dal punto di vista fisico. Se si allena con continuità, può darci un valido rapporto». 

Inter, delusione Lukaku

Nella sua lunga chiacchierata, Marotta ha pure colto l’opportunità per puntare il dito contro il comportamento di Lukaku, e pure di Samardzic. «È venuta meno un po' di serietà e di rispetto dei ruoli. Dobbiamo adattarci ad un sistema cambiato anche nei valori, sono regole della vita e ci si deve stare. Big Rom? Sicuramente in un mondo in cui quello che oggi è “sì” e che domani diventa “no”, ci sono obiettivi che tu immaginavi di raggiungere e poi non raggiungi. E intanto perdi altri giocatori (il riferimento è a Dzeko, ndr). Quanto accaduto ha lasciato tanta delusione. Uso solo questo termine. Lui farà la sua strada e noi la nostra».


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