Chiesa e la Juve al bivio: quattro inglesi in vantaggio, oltre a Psg e Bayern

Il club disposto ad ascoltare offerte intorno ai 60 milioni: ci sono esigenze di cassa e un feeling mai decollato
Chiesa e la Juve al bivio: quattro inglesi in vantaggio, oltre a Psg e Bayern© Juventus FC via Getty Images
Filippo Bonsignore
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Chiesa non è più al centro del villaggio bianconero. O almeno non lo è nella misura in cui è entrato ormai chiaramente nella lista dei sacrificabili sul mercato. Potrebbe davvero non essere più questione di Fede la Juve che verrà, soprattutto se arriverà una proposta interessante per il club bianconero. Il fattore economico è certamente una delle ragioni che potrebbero indurre la Continassa a separarsi dall’attaccante, ma non l’unico. C’è bisogno di fare cassa, perché gli effetti della penalizzazione che ha portato via la qualificazione alla prossima Champions League conquistata sul campo si traducono in una ottantina di milioni di ricavi in meno, il che comporta la necessità di cedere qualche pezzo pregiato della rosa. Ma c’è dell’altro, appunto. L’ultima stagione non è stata certo delle più soddisfacenti per Chiesa. Si è chiusa, sì, con il sorriso per il gol in Nazionale nella sfida con l’Olanda che ha regalato agli azzurri il terzo posto in Nations League ma tutto ciò che c’è stato prima non è stato in linea con le attese. Molto nasce dalla maledetta notte dell’Olimpico del 9 gennaio 2022, quella dell’infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Federico ha impiegato dieci mesi per tornare in campo (nel finale della sfida di Champions con il Psg) e la sua stagione è proseguita a suon di stop&go. Normale, del resto, avere acciacchi assortiti e qualche timore, dopo un così lungo periodo di assenza. Il bilancio racconta di 4 gol in 33 presenze (solo sette delle quali da titolare) e un rendimento che non è stato mai all’insegna della continuità. Motivi fisici, appunto, ma anche una difficile collocazione nello scacchiere tattico di Allegri. Il 3-5-2 è diventato il vestito preferito da Max per la Signora e in questo contesto Chiesa può fare la seconda punta (o addirittura la prima) - ruolo in cui però non riesce ad esprimere completamente il suo potenziale, che si sprigiona con gli strappi in velocità partendo preferibilmente da sinistra - oppure l’esterno. Esterno ma a tutta fascia, impegno particolarmente dispendioso per uno come lui, reduce da un grave infortunio e da un lungo stop. Meglio sarebbe fare l’esterno del tridente in un 4-3-3 ma l’idea originaria della scorsa estate è stata presto abbandonata dal tecnico.

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Il feeling con Allegri, quindi, non è mai decollato: Fede ha percepito, e patito, il fatto di non essere centrale nel progetto e ora si guarda intorno. Un addio insomma è possibile, anche perché il sistema di gioco principale resterà il 3-5-2 e i nodi tattici sono destinati a tornare al pettine. Chiesa ha un contratto fino al 2025 ed è stato pagato tre anni fa 50 milioni più 10 di bonus. La Juve è disposta ad ascoltare offerte proprio di questa portata: attorno ai 60 milioni si può ragionare. Al momento, alla Continassa non è giunta alcuna proposta concreta. L’attenzione sull’ex viola, in ogni caso, resta elevata e sono tante le manovre attorno a lui da parte dei top club europei. All’orizzonte c’è la solita Premier League: Liverpool, Newcastle, Manchester United e Aston Villa osservano con grande attenzione. E come dimenticare quel Bayern Monaco, che nel recente passato si era fatto avanti, o i radar del Psg. L’avventura di Chiesa in bianconero è quindi ad un bivio. In caso di permanenza si dovrebbe valutare anche il discorso rinnovo, perché entrare nella penultima stagione di contratto senza ritoccarlo esporrebbe la Juve al rischio di incassare decisamente meno il prossimo anno. Sarebbe come svendere il giocatore. Proprio il tema rinnovo ha contribuito nell’ultimo periodo a creare un po’ di tensione tra le parti, tanto che l’agente di Federico, Fali Ramadani, ha smentito la richiesta di salire dagli attuali 5 ad 8 milioni di ingaggio. Chiesa tornerà al centro del villaggio o saluterà?


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