Juve, accelerata per Lukaku: il piano di Giuntoli

Da parte del belga c’è il sì al triennale dei bianconeri e un altro no alle offerte arabe
Juve, accelerata per Lukaku: il piano di Giuntoli© EPA
Alberto Ghiacci
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Il filo non si è mai rotto. Anzi, sembra rafforzarsi con il passare delle ore. Lukaku è sempre l’obiettivo primario della Juve e l’accordo già raggiunto tra le parti può trovare presto i crismi dell’ufficialità. Il possibile arrivo di Big Rom in attacco ha convinto da subito Giuntoli e Allegri, il corteggiamento bianconero è iniziato mesi fa, il percorso è stato poi segnato dal sì del belga, dalla sua traumatica separazione dall’Inter, dal ritorno a Londra e dalla sistemazione nel gruppo degli esuberi Blues. Niente tournée negli States per lui, si allena a Cobham con Ziyech e Aubameyang in attesa che l’ormai famoso domino dei centravanti trovi la prima spinta. Eppure, più passano i giorni e più la Juve sta cercando il piano alternativo per concretizzare l’ingaggio del centravanti, anche prima della cessione di Vlahovic, passaggio che finora è stato considerato pressoché fondamentale. Tra qualche giorno il dt Giuntoli lascerà la tournée e tornerà in Europa dedicandosi alla realizzazione di un affare che va oltre il semplice nuovo acquisto. Lukaku alla Juve per Giuntoli significa iniziare con il botto, dare subito un segnale forte a poche settimane dal suo arrivo a Torino, prendersi l’attaccante che una delle grandi rivali era pronta a tenersi. Anche per tutto questo adesso la Juve preme sull’acceleratore.

Idea

Nel frattempo l’entourage di Lukaku, a partire dall’avvocato Ledure, continua a ricevere chiamate e proposte dall’Arabia. Nella Saudi League ci sono almeno un paio di club pronti a ricoprire d’oro Lukaku e ad accontentare il Chelsea nelle sue richieste. La Juve ha trovato il sì di Boehly a 40 milioni? L’Al Hilal ne metterebbe 50. Dalla Continassa hanno l’ok di Big Rom per un triennale da 9 milioni a stagione? L’Al Ahli arriverebbe fino a 60 per due anni. E però c’è un particolare importante: Lukaku non appare pronto per prendere quella strada, non è affatto convinto, vuole ancora il calcio d’Europa e quindi mantiene fede a ciò che ha detto alla Juve, aspettando il momento giusto per raggiungere Allegri. Per questo il club bianconero comincia a pensare al nuovo schema: prendere Lukaku anche prima di vendere Vlahovic, magari entro il ritorno della squadra dagli Stati Uniti (3 agosto). Juve-Lukaku è un affare che è ancora tutto vero e tutto in piedi. Ora si tratta di fare il primo passo oltre i conti bianconeri, perché Giuntoli sa che alcuni paletti fissati dal club difficilmente si sposteranno. Però ci sono margini, soprattutto attraverso il risparmio di pesanti ingaggi che possono essere tagliati nei prossimi giorni (con l’uscita di Arthur, per esempio, la Juve ha depennato 8 milioni di costi dal bilancio annuale). La lunga attesa, per altro, rientra nei piani iniziali delle parti: la Juve e Big Rom sapevano che sarebbe servito del tempo e al momento di stringersi la mano se lo sono detti. Nessuna sorpresa, quindi.

Cedesi

Dalla Continassa, intanto, non considerano cedibile il solo Vlahovic, ma anche Kean, Chiesa e paradossalmente Milik - appena riscattato - potrebbero partire in caso di offerte. Tutto per fare spazio, di campo e di costi, a Lukaku. Per Vlahovic, intanto, potrebbe aprirsi la strada che porta al Psg visto che Mbappé non è stato convocato per la tournée. Il club parigino ha l’accordo con il serbo ma deve presentare la sua offerta. La Juve, comunque, pensa a Lukaku e Lukaku vuole la Juve. La pista è viva e vera. E per superare l’impasse il club pensa a strade alternative: la cessione di uno degli altri attaccanti e non solo di Vlahovic o anche l’affondo prima di un’uscita. Lukaku è lì, a un passo, pronto a sbarcare. La Juve non lo molla. L’affare è ancora saldamente in piedi.


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