Juve, Pochettino tra Vlahovic e Lukaku
La vicenda, a cascata, si riflette appunto sulla corsa juventina a Big Rom. L’affare si era già raffreddato negli ultimi giorni per la distanza tra Juve e Chelsea sull’ammontare del conguaglio che i bianconeri vorrebbero ottenere insieme al centravanti belga. Cristiano Giuntoli non si è mosso dalla richiesta di 40 milioni mentre da Stamford Bridge non sono arrivate aperture, nè sono stati compiuti passi in avanti rispetto all’offerta iniziale di 20 milioni più bonus. Pure la volontà juventina di incontrarsi a una quota più bassa, 30-35 milioni, non ha incontrato i favori dei Blues. Così, nonostante l’idea non fosse ancora tramontata del tutto, la via si è fatta più stretta. Lukaku è sempre nei pensieri della Juve ma, Balogun o meno, potrebbe servire un’altra strada, non quella dello scambio con Vlahovic. Potrebbe rendersi necessaria un’offerta da qualche altro club per vendere separatamente il bomber serbo ed ottenere le risorse (75-80 milioni) da girare in parte (40 milioni) al Chelsea. Offerta che, al momento, all’orizzonte non si vede. Big Roma, quindi, potrebbe ritrovarsi a pochi giorni, o addirittura a poche ore, dal gong del mercato senza squadra ma sarebbe comunque un problema per i Blues, che continuerebbero a pagare l’ingaggio di 12 milioni. Resterebbe soltanto l’Arabia Saudita? Pochettino, intanto, fa il punto: «Non ho parlato con Romelu. Nel calcio tutto può succedere, ma al momento la situazione resta chiara ed è quella di quando siamo arrivati: un accordo tra club e giocatore per cercare la miglior soluzione. Se cambierà qualcosa ne parleremo. Sono stati Chelsea e Lukaku a decidere questa situazione, una che ho trovato quando sono arrivato, che conoscevo bene ma su cui non ho potere».
Juve, sacrificio Kean
La Juve, intanto, continua a lavorare sulle cessioni. Sfoltire la rosa resta infatti una delle priorità per comporre un gruppo di dimensioni adeguate agli impegni e, dove possibile, fare cassa. Tra i sacrificabili c’è sicuramente Kean: alla Continassa si punta ad una cessione a titolo definitivo, non in prestito, con un obiettivo d’incasso di 25-30 milioni. Tramonta, però, l’opzione Fulham: «Moise non è la soluzione per noi» ha detto il tecnico Marco Silva. Addio definitivo, e non semplice prestito, è l’idea anche per Soulé (valutato 10 milioni), che piace a Feyenoord, Frosinone e Salernitana, e per Iling-Junior, nel mirino di Atalanta, Bologna e Nottingham Forest, per il quale la richiesta è di 20 milioni. Bonucci continua a trattare invece con l’Union Berlino ma serve un’intesa anche tra i club. I tempi si allungano. L’ex capitano, intanto, ha postato un’immagine con la data di oggi, 25 agosto, con scritto: «Rendi l’impossibile possibile». Novità in arrivo?