Lazio, Romagnoli ad oltranza: chiusura in stand-by

Resta una distanza di circa 200 mila euro sull’ingaggio e va risolto il nodo commissioni: Sarri e i tifosi laziali fremono
Lazio, Romagnoli ad oltranza: chiusura in stand-by© LAPRESSE
Daniele Rindone
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ROMA- Non si può tornare indietro, l’enormità dello shock sarebbe inimmaginabile. Ma non si riesce più ad andare avanti. L’affaire Lazio-Romagnoli è ad oltranza, porta allo stremo, come tutto nella Lazio. Sarri continua ad aspettarlo, da ieri lo attende con impazienza in ritiro ad Auronzo. L’accelerata di domenica sera aveva indirizzato la conclusione felice della trattativa. Ma le ultime 48 ore non hanno portato all’ufficializzazione del matrimonio. Non è saltato, non è celebrato. La Lazio ha rilanciato più volte, fino all’offerta finale presentata da Lotito domenica sera a Villa San Sebastiano, alla presenza di Alessio. Al contratto di cinque anni più uno (l’aggiunta della sesta stagione non è sottoscrivibile, è assicurata sulla parola) è stata conglobata la promessa di un futuro dirigenziale o tecnico in società. Inoltre è stata allegata una proposta economica da 2,8 milioni più bonus di circa 700 mila euro. Cinquecentomila di questi premi verrebbero riconosciuti in caso di qualificazione in Champions. In principio le somme maggiori erano state previste in caso di vittoria dello scudetto (non molto ipotizzabile). Romagnoli continua a chiedere 3 milioni di base fissa e per quanto sia legato sentimentalmente e romanticamente alla Lazio finora non ha fatto sconti. Non è il solo nodo da sciogliere, balla una differenza sulle commissioni. Romagnoli si muove in scadenza, è consuetudine riconoscere allo staff che lo gestisce una cifra per il trasferimento a parametro zero. E’ sempre stato assicurato che non sarebbe stato un problema, era ovvio che potesse esserlo anche perché Lotito sulle commissioni storicamente ha il braccino corto e non a torto. Gli scenari. La Lazio e Romagnoli sono promessi sposi, sono fermi sull’altare. Non possono tornare indietro soprattutto per rispetto del popolo laziale. Anche di Sarri, ha bisogno dell’ex capitano del Milan, scelto come totem della nuova difesa. E’ arrivato Gila (6 milioni, definitivo, 50% di rivendita al Real), oggi effettuerà le visite e sbarcherà in ritiro. E’ un acquisto individuato dal diesse Tare, ma nelle idee del tecnico sarebbe il quarto centrale. 

La situazione di Casale

Sarri continua a chiedere a Lotito l’acquisto di Casale del Verona, si rincorrono le voci su presunti accordi con Setti, non confermati dalla Lazio. Eppure ieri a tarda sera è stato annunciato un vertice per oggi con il manager del difensore ipotizzando visite per domani in caso di svolta. Casale non smette di pensare alla Lazio, ha rifiutato il Monza per i biancocelesti, rimasto in pressing. La priorità è la ricostruzione della difesa, sono in stand-by le altre operazioni legate al centrocampo. Non dipendono solo dalle volontà di Sarri o dalle possibilità economiche della società, dipendono dalle cessioni. Milinkovic e Luis Alberto non si sono mossi. Sergej arriverà in ritiro in corsa, Luis si è presentato puntualmente. Per il Sergente l’interesse del Chelsea esiste. Il diesse Monchi ha smentito l’interesse del Siviglia per il Mago eppure continuano a circolare voci legate ad una presunta offerta da 13 milioni più il cartellino di Oliver Torres. Sarri vuole Ilic come sostituto.


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