Zielinski alla Lazio, ecco la strategia di Sarri

In scadenza tra un anno, è in attesa di rinnovo. In caso di rottura sarebbe felice di tornare a giocare per Mau
Marco Ercole
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Tre sfumature di Piotr. Sarri lo ha già avuto con l'azzurro toscano e con quello campano. Ora, l'obiettivo, è arricchire questa scala cromatica con una terza variante di blu, un po' più chiara, tendente al celeste. È l'obiettivo del tecnico, che lo aspetta, vuole allenarlo anche in questa nuova versione 3.0. Sarebbe la terza, appunto, dopo la prima nel suo debutto in Serie A a Empoli e la seconda nel salto di qualità con il Napoli. Due esperienze proficue e importanti per la carriera del Comandante, che adesso vorrebbe portare Zielinski pure alla Lazio, per far crescere il livello del reparto di centrocampo di una squadra che si appresta a disputare la fase a gironi della Champions League e che, molto probabilmente, dovrà farlo senza Sergej Milinkovic. In tal senso il polacco sarebbe un innesto di spessore, un sostituto all'altezza del serbo, con esperienza internazionale e già perfettamente inserito nel campionato italiano, oltre che abituato allo stile di gioco e alle richieste tattiche dell'allenatore. 

L'obiettivo di Sarri

In linea teorica, per caratteristiche, sarebbe più che altro l'alter ego perfetto di Luis Alberto. Questo non significa però che "Iceman" non possa coesistere con il "Mago" in un centrocampo di qualità, supportato magari da uno sforzo maggiore in fase di copertura da parte del regista. Ed è questa anche l'idea dell'allenatore biancoceleste, che lo ha messo in cima alla lista dei rinforzi per il centrocampo (davanti anche a Gedson Fernandes) a prescindere da quello che sarà il futuro dello spagnolo. Il Comandante lo ha già contattato in passato, ci ha scambiato qualche battuta al termine dell'ultimo incrocio tra Lazio e Napoli in campionato e ha sondato il terreno anche successivamente con delle chiacchierate informali. Zielinski ha risposto che gli farebbe piacere tornare a lavorare con lui, ma la priorità ce l'ha sempre club azzurri. Più passano i giorni, però, più le possibilità di un suo addio aumentano. Lo stesso Piotr lo sa, non ha raggiunto un'intesa per il rinnovo di contratto (in scadenza a giugno 2024 esattamente come Milinkovic) prima di rispondere alla chiamata della nazionale polacca (quando ancora non si sapeva che Rudi Garcia sarebbe stato il nuovo allenatore), con promessa di ritrovarsi nelle prossime settimane, comunque prima del ritiro di Dimaro, per capire se ci siano possibilità o meno di raggiungere un accordo.

Il fedelissimo di Sarri

Se alla fine non dovesse essere trovato un punto d'incontro per prolungare il contratto con il Napoli, allora la Lazio rappresenterebbe un'ottima soluzione per Zielinski, che avrebbe modo di tornare a lavorare con Sarri, l'allenatore che per primo gli ha dato fiducia in modo continuativo, portandolo in Toscana dopo le prime due stagioni italiane vissute nell'Udinese, senza riuscire a guadagnarsi una maglia da titolare. Nel caso, diventerebbe insieme a Hysaj il secondo giocatore in rosa ad aver conosciuto le tre differenti versioni dell'allenatore, dopo quelle di Empoli e Napoli. Se l'albanese è per distacco il più impiegato nella carriera del tecnico con 324 presenze, il polacco è attualmente al 13° posto a quota 124. Di queste, 30 sono arrivate con i toscani, le restanti 94 in Campania, quando Sarri (al secondo anno) ha ottenuto di portare con sé Piotr in quella nuova avventura. Aveva convinto De Laurentiis a spendere 16 milioni per acquistarlo, un investimento azzeccato considerando la crescita esponenziale (l'anno scorso sono stati rifiutati 40 milioni dal West Ham) e la continuità di rendimento del giocatore in questi ultimi 7 anni all'ombra del Vesuvio. Ora il Comandante sta provando la stessa opera di convincimento su Lotito, per portare il suo fedelissimo a Roma e costruire un centrocampo da Champions League. Basterebbe passare dall'azzurro al celeste. Una semplice questione di sfumature. Per Piotr, con Sarri, sarebbe la terza.


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