Napoli alla ricerca di un attaccante: occhi su Beto, Dia e Hojlund

Il centravanti della Salernitana si può liberare con 25 milioni e quello dell’Udinese con 30
Napoli alla ricerca di un attaccante: occhi su Beto, Dia e Hojlund
Fabio Mandarini
4 min

In questo momento esiste una certezza: Victor Osimhen, a gennaio 2024, saluterà il Napoli per andare a giocare la fase finale della Coppa d’Africa in Costa d’Avorio: ieri ha segnato due gol con la Sierra Leone, ha trascinato la sua nazionale verso la qualificazione e ha prenotato un biglietto per la manifestazione che a De Laurentiis non va esattamente a genio. Ma tant’è: il Paese davanti a ogni cosa e Mamma Africa soprattutto. Arrivederci, quando sarà. Ma prima ancora c’è da superare l’estate, la stagione del mercato, del mare e delle onde alte. La storia è famosissima e a tratti famigerata, e comunque la conosce chiunque: DeLa ha annunciato di voler tenere Osi proprio la notte dello scudetto, ma lui piace a mezza Europa - il Psg e il Real fanno sul serio e lo United pure - e il rischio di un’offerta shock, quella ritenuta necessaria, andrà via soltanto con la chiusura del mercato. Valore: 150 milioni di euro. Il Napoli, nel frattempo, si guarda intorno: guai a farsi trovare impreparati nell’eventualità di un’inversione di tendenza, diciamo di una mareggiata, e così sono venute fuori le chiacchierate con la Salernitana per Boulaye Dia e con l’Udinese per Beto. Entrambi blindati da una clausola rescissoria: quella del senegalese è di 25 milioni di euro ed è valida fino al 15 luglio; quella del portoghese, invece, è di 30 milioni e non ha scadenze o termini. Sullo sfondo, poi, c’è il gioiello dell’Atalanta: Rasmus Hojlund, il danese che piace tanto anche in Premier. Proprio allo United. Che un centravanti, in questa fase, lo vuole davvero. E anche forte.  

Da Dia a Hojlund, cercasi attaccanti

E allora, attaccanti. Attaccanti ovunque: è l’anno dei grandi movimenti, del 9 girevole, di un prevedibile effetto domino che partirà nel momento in cui una delle grandi d’Europa compirà la prima mossa. Osimhen piace a tanti club, troppi, perché ci sono anche Chelsea, Bayern, Newcastle e Liverpool per la verità, ma la situazione è semplice: lui, alla Champions, non rinuncia. Stop. Il Napoli, dal canto suo, non ha intenzione di rinunciare al capocannoniere mascherato, ma va da sé che Victor è un principe del gol e soprattutto che ha un contratto in scadenza nel 2025: piaccia o no, presto più che tardi toccherà trovare una soluzione che metta d’accordo tutti e sgomberi il campo dai pericoli. E nel frattempo, i centravanti che farebbero - fanno - al caso del Napoli: Dia è l’uomo che ha ritardato lo scudetto di qualche giorno, ha 26 anni, cittadinanza francese e un anno d’Italia alle spalle concluso con 16 gol in campionato. Alle spalle di Victor e Lautaro: è il simbolo della salvezza della Salernitana. Beto, invece, di gol ne ha realizzati 10: seguito da un anno, anzi più. Anche lui è nel pieno (ha 25 anni) e attrae per le doti (soprattutto atletiche). In cima alla lista, però, c’è un danese. Di 20 anni, quasi un rampollo: Hojlund, sì. Ambizioso, ricco di un talento e di colpi che hanno strappato copertine anche inglesi. Su tutti: il Manchester, lo stesso United che segue Osi, lo ha messo in lista. Proprio come il Napoli: l’Atalanta ha in dote un patrimonio da 40-50 milioni. Dal Portogallo, intanto, annunciano l’interesse per Otavio, centrocampista offensivo del Porto. Con clausola, ovviamente: da 40 milioni.  


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