Mercato Napoli, Kilman è sempre più vicino: la situazione

Il club azzurro ha già offerto 35 milioni, la distanza con i Wolves è minima. Le Normand per ora è in attesa
Mercato Napoli, Kilman è sempre più vicino: la situazione© Getty Images
Antonio Giordano
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NAPOLI - Non è mai finita, fino a quando non avranno preso penna, carta e calamaio, per stendere un contratto che dia forma ai sogni: però adesso si può dire, dopo ch’è stato sdoganata la missione segreta del Napoli. Adesso, oh yes, è tutto così terribilmente chiaro che l’erede di Kim Minjae sia Maximilian Kilman (26), ch’è impossibile non entrare nel dettagli scavare tra le cifre e le distanze, semmai anche nell’anima dei club: il Napoli ha scelto, per il momento la priorità è questo inglese di origini ucraine che ha fatto innamorare in epoca non sospetta, che sarebbe stato avvicinato nella scorsa estate se all’improvviso non si fosse scoperta la strada giusta per arrivare a Kim, che però ha un costo. I quaranta milioni di euro richiesti dal Wolverhampton sono ancora tanti, anzi tantissimi, ma chi ne ha offerti trentacinque può anche essere disposto a fare un passettino in avanti e chi ne aspetta una manciata in più può anche riflettere sull’opportunità di fare due passi indietro. Questi sono soldi, sia in euro che in sterline. E infatti dall’Inghilterra anche il Daily Mail dà le parti più vicine.

Si tratta

E quindi, davanti a Robin Le Normand (26) che pure è un profilo altissimo, ci sta Maximilian Kilman, da cinque anni al Wolverhampton, una delle colonne portanti di Lopetegui, che ha provato a spiegare cosa si perderebbe, nel caso in cui partisse il centrale difensivo. Ma i Wolves ne sono consapevoli e sanno anche che con tutto quel danaro si possono sistemare un po’ di cosette, per esempio risistemare l’organico esaudendo le richieste dell’allenatore, come scrivono in Inghilterra. Ma il Wolverhampton ha deciso di irrigidirsi, almeno per ora, di tentare di scatenare non un'asta ma un rilancio, per aggiungere altri pounds alle seducenti avances del Napoli, che ha rotto ogni indugio e si è dichiarato in maniera abbastanza limpida.

Decide Adl

È tutto plasticamente noto: il mercato lo fa Adl, che aspetta le relazioni di Micheli e di Mantovani, ma anche di de Cobellis e di Sinicropi, che si confronta sui numeri con l’ad e che poi decide. Il modello-Napoli procede secondo usi e costumi ramificati negli anni e l’ultima parola, che sintetizza la filosofia del club e mischia le esigenze del campo con quelle del bilancio, appartiene al presidente: che stavolta si è spinto oltre, ha offerto trenta milioni di euro, come mai per un difensore, che secondo la propria idea di calcio non può comportare spese da adattare a centrocampisti o attaccanti. Ma Kilman è arrivato sostenuto dalla candidatura dell’intera area scouting, dalla soddisfazione dello staff tecnico, dalla imponenza delle relazioni custodite nel data-base di Castel Volturno, perché da mesi, da quando il Napoli ha avuto netta la percezione che avrebbe perduto Kim, che le operazioni (in Inghilterra e davanti alla tv) hanno avuto un obiettivo principale.

Uno o l'altro

Le Normand, che pure costa 40 milioni, che pure è di spessore, che aggiunge al proprio curriculum il recente in vissuto nella nazionale spagnola, sta appena un filino dietro, con quella sua autorevolezza che comunque sarebbe rassicurante per una squadra decisa a difendere lo scudetto e ad avere un ruolo anche centrale all'interno della Champions League. Il Napoli non desiste, semmai insiste ad oltranza, continua ad aspettare una risposta dal Wolverhampton, pressa, ribadisce la volontà di chiuderla immediatamente: però fissando la proposta, di suo già rilevante, a trenta milioni di euro. Mai nessun difensore è stato pagato tanto da Adl: non Albiol (12), non Koulibaly (7), non Kim (18).


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