Zielinski in Arabia, l'Al-Ahli rilancia: pronto un super contratto

Il club di Gedda alza la proposta: adesso la decisione spetta al polacco. Intanto la moglie sui social...
Zielinski in Arabia, l'Al-Ahli rilancia: pronto un super contratto© LAPRESSE
Antonio Giordano
5 min

INVIATO A CASTEL DI SANGRO - La vita, adesso, è racchiusa in questo tempo definito - otto anni - che la raccontano con dolcezza: ma le partite, trecentoventinove, e i gol, quarantasette, sono dettagli, perché qui, in quella Napoli che gli sta sfuggendo, Piotr Zielinski ha scoperto d’essersi innamorato d’una città intera. Se ne sono andate le stagioni, avvolte nella magìa del 4 maggio, quando il destino scelse per lui: il suo primo scudetto, con la maglia della sua esistenza, nella sua prima Patria italiana, Udine, dove resistono gli amici della gioventù, attraversata con quell’eleganza seducente in un Friuli perso per le sue veroniche almeno quanto Napoli. Però niente è per sempre, gli arabi lo stanno urlando a modo loro, e forse adesso sta per succedere davvero, perché ci sono istanti in cui è vietato dire no: i venti milioni che l’Al-Ahli ha offerto sino all’altro ieri sono cresciuti, si sono moltiplicati, e adesso che la proposta s’è fatta seriamente indecente, trenta milioni di euro prendere o lasciare, Aurelio De Laurentiis ha abbandonato le proprie certezze ed ha girato la palla a Zielinski di piatto.

I social

Ora certi sviluppi li puoi anche trovare sui social, i vecchi non capirebbero ma i ragazzi sanno come si fa, e Laura - la signora Zielinski - all’alba di un lunedì già di suo irrituale, quando ha letto quel che ha scritto un tifoso sulla foto del marito («non ero pronto a salutarti») ha «repostato» aggiungendoci un emoji triste. Ma questa storia non è confinata in un linguaggio ultramoderno, qui balla altro, perché a Zielinski l’Al-Ahli ha ribadito di essere pronto a riconoscergli 36 milioni di euro per il prossimo triennio, facendone un uomo straordinariamente ricco. A lui, comunque ne basterebbero di meno, i 4,8 che sono sul contratto in scadenza 2024 con il Napoli; poi un rinnovo con cifre ridimensionare: sta così bene a Varcaturo, che non ha intenzione d’andarsene. E neanche la signora, potendo. Però qualcosa è mutato nelle dinamiche economiche del suo club, Adl gli ha chiesto di rinnovare, rivedendo verso il basso pure l’ingaggio della prossima stagione, quella già a referto, direbbero gli arbitri. E qui è calato il gelo, con tanto di editto di De Laurentiis: se non firma a queste condizioni, Zielinski se ne starà a guardare. Fuori rosa. Ma non fuori di testa: perché le riflessioni sono partite, da una parte e pure dall’altra: il Napoli è pronto ad accogliere con soddisfazione il bonifico dell’Al-Ahli, farebbe un «colpo grosso» vendendo un calciatore ventinovenne e ad un anno dalla «libertà» a costo zero facendo respirare l’età media della squadra, rinfrescandola, certo rimettendoci in intelligenza calcistica, e però assicurandosi talmente tanto danaro da poterli reinvestire, per cercare qualcuno che s’avvicini al fantasioso centrocampista. Che ha ricominciato a correre, a giocare, ad allenarsi, proprio ad un ventina di ore di distanza da quello che Rudi Garcia, brutalmente ma sinceramente, aveva definito un «infortunio di mercato». Perché l’umore, in certi casi, si inabissa, persino dinnanzi alla possibilità di mettersi a posto per chissà quante generazioni, quelle che sarebbero garantite dai trentasei milioni di stipendio fino al 2026. Un milione di euro al mese. Ma una parabola, la tv e tutta la tecnologia moderna non compenserebbe la famiglia Zielinski dei panorami e dell’affetto perduto: sarà anche per questo che all’ingresso in campo, ieri, il «Patini» gli ha dedicato un coro. O sarà per quella foto, 23 aprile 2023, Torino, Juventus-Napoli 0-1, segna Raspadori, tutti a fare festa intorno a Jack e una sagoma dalla capigliatura biondo-oro distesa in terra a braccia larghe, ad assaporare la felicità. Per Zielinski era quella, non pensava certo a Gedda. Non quella notte. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA