Napoli, Zielinski resta e firma: per Veiga si tratta

La mancata cessione del polacco non blocca l’arrivo a centrocampo dello spagnolo
Napoli, Zielinski resta e firma: per Veiga si tratta© FOTO GIANLUCA MOSCA
Antonio Giordano
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Poi dipende dai toni: e quando Piotr Zielinski ha cominciato a sussurrare ad Adl «io resto qua» - l’ha fatto con dolcezza, senza mai mostrarsi irrispettoso, né prepotente. Come in una delle sue veroniche, con quell’eleganza che si porta dentro, pur capendo che voltando le spalle agli arabi avrebbe fermato un flusso di danaro - verso il proprio conto in banca e pure verso quello del club - ma in genere si va dove trascina il cuore. «Resto qua». L’ha detto e l’ha fatto, lasciando perdere i trentasei milioni di euro dell’Al Ahli e «bruciando» i trenta garantiti al Napoli: e De Laurentiis ha capito, l’ha convocato e si sono ripromessi d’aggiornarsi. C’è un rinnovo pronto, a cifre più moderate rispetto ai 4,8 che guadagna adesso: potrebbe allungare sino al 2027, per tre milioni e un premio alla firma, così realizzerebbe il proprio sogno, starsene a Napoli, assorbirla ancora con lo scudetto al petto, provare ad avvicinare le quattrocento presenze in azzurro (per ora sono 329) e poi, se ci sarà tempo e non interverranno fatti nuovi e imprevedibili, inseguire Hamsik, ch’è più difficile.

Le certezze Zielinski

Zielinski appartiene a quelli che sanno dire di no alle lusinghe, è un partito assai ristretto di uomini che appartengono ad una genia diversa - non migliore e né peggiore ci mancherebbe - ma alternativa: aveva espresso in tempi non sospetti il desiderio di non spostarsi, per un po’ ha vacillato dinnanzi alle pressioni e pure al timore di doversene stare fuori rosa, infine ha ricevuto l’adesione del Napoli, che ha capito, ed ha potuto sorridere. Casa sua resta questa, si vedrà per quanto - perché è chiaro che i contratti ormai hanno un valore relativo - ma il Napoli riparte con il centrocampo che l’ha trascinato allo scudetto e il suo calciatore più longevo, pure più romantico.

Arriva anche Veiga

Ma Zielinski non cancella l’ipotesi Gabri Veiga (21) per il quale si tratta ad oltranza e si ondeggia dinnanzi alle cifre dei bonus: il Celta Vigo ha cominciato a vacillare da un po’, quando Micheli, che sta parlando con gli spagnoli, è arrivato a trenta milioni, su indicazione chiaramente di Adl. Ma ora per chiuderla c’è bisogno dell’irruzione di De Laurentiis, orientato a preparare comunque il futuro, acquistando un talento giovane, dall’ingaggio a portata di bilancio.

Napoli, capitolo cessioni

Ma queste due ultime settimane di mercato saranno intense, perché cose non accadranno: Demme cerca squadra, Gaetano e Zerbin vorrebbero capire cosa fare da grandi, Zanoli piace al Genoa e anche allo Sporting Lisbona ma Garcia vorrebbe tenerlo a Castel Volturno e Lozano è l’altro interrogativo da risolvere. Il contratto del messicano va in scadenza nel giugno del 2024, le chiacchierate con il Los Angeles FC sono evaporate lungo l’interminabile rotta aerea e il rinnovo è materia spinosa: difficile incontrarsi su strade parallele ma c’è una possibilità che sembra possa unire gli interessi. Lozano sente di avere ancora qualche chances a gennaio 2024 e il Napoli, a quel punto, lo cederebbe ad un prezzo chiaramente inferiore rispetto a quello della valutazione attuale: non sarà un caso che sia partita una telefonata, direzione Francoforte, per chiedere la disponibilità di Jesper Lindstrom (23), trequartista o anche esterno che nella doppia sfida degli ottavi di Champions League sedusse Cristiano Giuntoli, convincendolo a lasciarlo nella eventuale lista della spesa. Il Napoli ha intenzione talmente serie che sarebbe disposto ad acquistare Lindstrom immediatamente, durante questi quattordici giorni che separano dal suono della sirena, lasciarlo in prestito all’Eintracht e poi portarlo a Castel Volturno nel momento in cui Lozano andrà via. Meglio prevenire.


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