© EPAIl Napoli parte in pole position nel Gran Premio dello Scudetto. Non potrebbe essere altrimenti: sia perchè la squadra partenopea ha sostanzialmente mantenuto intatta l'intelaiatura che, sotto la guida di Spalletti, le ha consentito di dominare l'ultimo campionato in lungo e in largo, sia perché il mercato condotto sinora legittima le ambizioni della società di De Laurentiis, a cominciare dalla conferma di Osimhen, il Valore Assoluto del Napoli, sottratto alle lusinghe dei fantastilioni arabi. È vero, grande è là curiosità di verificare in che modo Garcia raccoglierà l'eredità dell'illustre predecessore, così bravo da essere individuato dalla Federazione quale nuovo ct. E ancora: Kim è andato al Bayern e c'è attesa per verificare sul campo il valore del ventiduenne Natan. Eppure, è altrettanto vero quanto i nuovi arrivati promettano di rendere ancora più forte l'organico dei campioni d'Italia. A cominciare dal reparto centrale.
Napoli, il colpo Gabri Veiga
Garcia può contare su Lobotka e Cajuste, Anguissa ed Elmas, Zielinski che ha detto no ai sauditi, sino all'operazione Gabri Veiga, senza dimenticare l'interessamento a Jesper Graenge Lindstrom, 23 anni, che potrebbe essere coronato da successo entro la fine della sessione estiva. Tuttavia, in ordine d'importanza, è Veiga il giocatore giusto da prendere al momento giusto, che è questo. Il ventunenne galiziano, capace di segnare 11 gol nell'ultima Liga con la maglia del Celta Vigo, pur essendo tutt'altro che un attaccante di ruolo, non completerebbe soltanto il centrocampo partenopeo con il suo talento e la sua duttilità tattica: considerata la giovanissima età e l'impegno almeno quinquennale del Napoli con lui, confermerebbe la capacità del club di investire sul presente pensando al futuro. Strategia vincente. Rafa Benitez, tecnico del Celta Vigo che Veiga farebbe giocare anche con una caviglia distorta (ipse dixit), può confermare.