Rivoluzione Napoli: da Zirkzee a Gimenez, tutti i nomi per il mercato

Il club azzurro è già nel futuro: il piano per rinforzare la spina dorsale della squadra prende forma
Fabio Mandarini
4 min

Esistono due fatti incontrovertibili: la stagione del Napoli è stata deludente; ma non è ancora finita. Introduzione doverosa, inevitabile e soprattutto utile a introdurre le grandi manovre che Aurelio De Laurentiis, l’uomo che dovrà restaurare il quadro della città della gioia, sta iniziando a progettare. A tutti i livelli, tutti quelli utili a ripristinare uno status quo smarrito sull’onda di un entusiasmo (scudetto) che per una nemesi strana, ma non inspiegabile, ha finito per diventare mareggiata. Gli occhi azzurri del Napoli, però, sono già rivolti ai prossimi passi che significano futuro: nove partite di campionato per la scia della zona coppe, a cavallo tra la realtà e un sogno chiamato Superchampions che magari potrebbe anche presentarsi all’improvviso in virtù di certe dinamiche che non dipendono solo dalla squadra; e poi il salto nella prossima era, più nuova di quella pronta ad andare in archivio e con un finale ancora da scrivere.

Napoli, l'asse centrale

I contenuti mancano, e non potrebbe essere altrimenti perché mancano i nomi, i cognomi e le prospettive da presentare, però i contorni del disegno stanno cominciando a comparire con il tocco di una matita leggera quanto decisa. Fermo restando che la posizione di Calzona è tutta da definire, così come quella dei quadri dirigenziali, qualcosa (qualcuno) riemerge dal recente passato di mercato. E a ben vedere, valutando nomi e caratteristiche, pare proprio che Adl sia intenzionato, magari anche per forza di cose, a rivedere la spina dorsale del suo Napoli. La colonna vertebrale, l’asse centrale fatta di un difensore che richiami il peso specifico di un Kim mai sostituito; di un centrocampista capace di fioretto, sciabola e spada così come sapeva Zielinski, valigia sul letto e viaggio all’Inter prenotato per il primo giorno di luglio; di un centravanti da tenere pronto per l’uso nel caso in cui Osimhen, così come ha preannunciato De Laurentiis vaticinandone un destino lontano, dovesse traslocare in Europa (soltanto fuori Italia, come da clausola rescissoria da 130 milioni).

Napoli, la lista sul mercato

A gennaio, dicevamo rimestando trattative e obiettivi carpiti, all’improvviso ma non troppo sono venuti fuori due profili giovani, brillanti, di prospettiva enorme ma al contempo anche preziosi, rispetto alle valutazioni. Nell’ordine: Alessandro Buongiorno, 24 anni, difensore della Nazionale e del Torino che nell’ultima passerella al Maradona ha vinto (bene) il duello con Osi, è stato a lungo l’oggetto del desiderio dichiarato del Milan e più nascosto del Napoli. Il suo club lo ha blindato, lo ha tolto dalla vetrina almeno fino all’estate, ma ormai siamo in primavera e l’identikit è sempre molto gradito. Da capirne la valutazione, i centrali italiani sono quotati sempre un bel po’ e a volte troppo: giravano gli zeri di 30-35 milioni almeno. De Laurentiis ne ha già offerti 40, e proprio a gennaio, allo Shakhtar per la stellina del calcio ucraino Georgyi Sudakov, 21 anni: proposta rifiutata, da quelle parti sognano incassi record tipo Mudryk al Chelsea. Impossibile allo stato, ma il Napoli incalza senza farsi strozzare. E insieme non smette di guardare a Leon Goretzka, 29 anni, panzer del Bayern che intriga pure la Juve. Fronte attacco: Jonathan David, canadese di 24 anni di proprietà Lilla (così com’era Osi), è un nome e sono gol che ricorrono da una vita: anche un’estate fa, quando Victor era tra i sospesi, era a lui che pensavano gli autori del mercato. Poi, è arrivato anche Santiago Gimenez, 22 anni, straripante con il Feyenoord e molto meno con il Messico. Il sogno di Adl? Joshua Zirkzee, il tulipano del Bologna, 22 anni di splendore. Che ha incantato mezza Europa.


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