ROMA - Il mercato della Roma è in continua evoluzione, ma è studiato in diversi step per poter alla fine consegnare a Mourinho una squadra di livello che potrà competere la prossima stagione per la qualificazione alla Champions League. È un mercato in divenire per via delle cessioni improvvise, non di quei giocatori che non rientrano nei piani di Mourinho ma che non ritenuti incedibili potrebbero lasciare la Roma davanti a un'offerta allettante. Oltre quindi ai vari Veretout, Darboe, Diawara, Villar, Reynolds, Carles Perez, che dovranno lasciare la Roma per fare cassa, non sono esclusi gli addii Ibanez, El Shaarawy e Zaniolo: soprattutto con l'addio del talento di Massa il mercato della Roma potrebbe avere sviluppi ben diversi rispetto a quelli previsti inizialmente.
Sono però tre gli step base della strategia di Tiago Pinto. Il primo, già cominciato, riguarda il rafforzamento della panchina. Mourinho nel corso della stagione ha più volte sottolineato la poca esperienza (e qualità) dei giocatori che aveva tra le riserve, tant'è vero che poche volte ha fatto affidamento su tutti i giocatori a disposizione. Su questo aspetto sta lavorando Pinto che sta trattando giocatori che possano essere vere e proprie alternative ai titolari nei vari reparti scoperti. Matic è il primo esempio, arrivato per coprire l'addio di Mkhitaryan e - quando arriveranno altri giocatori a centrocampo - essere una valida risorsa sia dal primo minuto sia partendo dalla panchina. Zeki Celik sarà a tutti gli effetti un titolare aggiunto della fascia destra: il terzino non può essere considerato una riserva, ma si alternerà con Karsdorp per avere sempre un esterno fresco e abile sia nella fase di copertura che di spinta. Il turco è stato bloccato da Tiago Pinto, così come Solbakken che è a un passo dalla Roma e sarà il vice Zaniolo, se resterà, o comunque sia l'alternativa all'attaccante di destra. La prima fase del mercato non è terminata, manca ancora l'esterno offensivo di sinistra e un vice Pelllegrini per dare a Mourinho una doppia chance in ogni ruolo.
La seconda fase riguarda le cessioni. Le uscite sono una necessità per il general manager che è in costante contatto con agenti e club per cercare di sfoltire una squadra con tanti giocatori fuori dai piani di Mourinho. Cessioni che porteranno al famoso tesoretto da 50-60 milioni (più il 30% della rivendita di Frattesi) da reinvestire nel mercato in entrata. Tredici giocatori sono in uscita da Trigoria e Tiago Pinto spera di poterli piazzare tra giugno e luglio, prima dell’inizio del nuovo campionato.
Infine il terzo step, il grande colpo. O i grandi colpi. Questo anche a seconda dell'addio di qualche pezzo pregiato della rosa, vedi Zaniolo. Tiago Pinto dovrà regalare un ottimo regista a Mourinho, ma non è escluso che possa piazzare anche qualcosa di importante in attacco per garantire quei gol che sono mancati in assenza di Abraham. Carles Perez, El Shaarawy, Fellix, Shomurodov e Zaniolo in campionato hanno segnato in totale dieci gol: in cinque un gol in più di Pellegrini (9) e sette in meno di Abraham. Troppo poco per competere a grandi livelli e per ritrovare la Champions. Il terzo step dovrà garantire allo Special One il salto di livello per dirsi davvero soddisfatto del lavoro estivo.