Wijnaldum alla Roma, ci siamo: rush finale con il Psg

Si limano le distanze su formula e partecipazione all’ingaggio da parte dei francesi: l’intenzione è quella di chiudere in settimana
Wijnaldum alla Roma, ci siamo: rush finale con il Psg© EPA
Roberto Maida
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ROMA - Stretta finale. La Roma è molto vicina a Georginio Wijnaldum. Lunedì pomeriggio a Trigoria è andato in scena un incontro importante, non il primo e probabilmente non l’ultimo, tra Tiago Pinto e il manager del capitano della nazionale olandese. Da quanto è emerso, Wijnaldum ha fretta di chiudere la questione con il Paris Saint-Germain per raggiungere Mourinho. Ed è anche disposto a rinunciare a una parte dei soldi che gli garantirebbe l’attuale contratto (9 milioni compresi i bonus facili) per facilitare l’affare. Però ancora non basta per l’accordo: serve uno sforzo da parte delle due società per intendersi sulla formula del trasferimento.

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LE POSIZIONI

Luis Campos, l’uomo mercato portoghese del Psg, vorrebbe includere nell’intesa sul prestito l’obbligo di riscatto nel 2023 vincolato a bonus “facili”. Anche perché Wijnaldum va in scadenza l’anno dopo. Inoltre i francesi vorrebbero risparmiare il più possibile sulla percentuale di stipendio da pagare per rendere ragionevole l’investimento della Roma. Tiago Pinto chiede che almeno il 50 per cento, tra le rinunce del giocatore e il sostegno del Psg, sia scontato. Ma la trattativa, anche grazie all’intervento diretto dei Friedkin che hanno rapporti ottimi con l’altro proprietario Nasser Al-Khelaifi, procede spedita verso una conclusione positiva: in fondo è ciò che vogliono tutte e tre le componenti, calciatore compreso che ha bisogno di giocare con continuità per arrivare in buone condizioni al Mondiale. E c’è un altro segnale che induce all’ottimismo: la Roma ha mollato tutte le piste alternative per il centrocampo, perché vuole accontentare Mourinho con il calciatore ritenuto più adatto al salto di qualità.

ROADMAP

Nei prossimi giorni sono previsti nuovi contatti. E’ ormai impossibile che Wijnaldum possa aggregarsi alla nuova squadra in tempo per la trasferta israeliana, che comincia domani. Ma la speranza fondata di Mourinho è averlo a disposizione già la settimana prossima, con un congruo anticipo rispetto all’inizio del campionato. Nei progetti dell’allenatore, Wijnaldum diventerà un calciatore quasi insostituibile. Però ha bisogno di tempo per conoscere compagni e automatismi della squadra, oltre che i ritmi del campionato italiano.

E POI...

E poi non finisce qui. Perché Mourinho, che ha deciso di insistere sulla difesa a tre, vuole un altro centrale che rafforzi e integri la rosa. Possibilmente mancino. Ma non è facile trovare a prezzi di saldo uno specialista del ruolo che sia anche sinistro di piede. I profili di Senesi (Feyenoord) e Ndicka (Eintracht Francoforte) sono stati scartati, almeno per adesso, proprio per ragioni di costi. Può essere invece un’occasione l’ivoriano Eric Bailly, che però è di piede destro come gli altri difensori della Roma: classe ‘94, non ha molto spazio nel Manchester United e potrebbe essere ingaggiato in prestito con diritto di riscatto. Mourinho lo ha allenato e utilizzato nell’anno e mezzo che ha trascorso a Old Trafford. Pista da seguire quindi.

CESSIONI

Nel frattempo tuttavia la Roma deve anche snellire l’organico. Tiago Pinto cerca di chiudere la cessione di Villar al Monza e di Carles Perez al Celta Vigo. Il problema è che nessuno vuole investire soldi, oggi. Ancora più complicata la situazione di Justin Kluivert, che ha mercato in Francia ma guadagna 2,6 milioni netti. Troppi per tanti club di medio-alto livello.


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