Roma, Bonucci è pronto: a cosa è disposto a rinunciare per lavorare con Mourinho

Leonardo ha dato l’ok al trasferimento: arriverà da svincolato, contratto fino a giugno. Una parte della tifoseria protesta: «È un simbolo della Juve»
Roberto Maida e Eleonora Trotta
4 min

Leonardo Bonucci è vicino alla Roma. La trattativa fra Tiago Pinto e l’entourage del giocatore è entrata nel vivo a ridosso di Natale, raggiungendo una base di accordo che può essere definito entro la fine del 2023. Ora spetta alla Roma chiudere l’affare, una soluzione low cost praticabile a differenza di tante altre strade già battute. Bonucci punta a risolvere il contratto con l’Union Berlino, che ha salutato il 20 dicembre contro il Colonia, rinunciando a una mensilità di stipendio. A seguire, da svincolato, firmerebbe per la Roma fino a giugno con l’obiettivo di debuttare già il 3 gennaio in Coppa Italia contro la Cremonese. Evitando per pochissimi giorni l’esordio contro la “sua” Juventus, che è in programma sabato 30 dicembre.

La Roma ha scelto Bonucci

Mourinho, che ha avuto un recente contatto con il giocatore, otterrebbe così un rinforzo capace di aumentare il coefficiente di esperienza e personalità in un reparto impoverito dall’assenza di Smalling e dall’imminente partenza di N’Dicka. E la Roma, stritolata dai limiti del fair play finanziario, ingaggerebbe a zero euro un campione d’Europa che, ancorché attempato, vuole chiudere con un guizzo di vitalità la carriera. Bonucci costa di stipendio circa 2 milioni lordi. E’ insomma una scommessa sostenibile, se non vincolata a impegni pluriennali che al momento non sono sicuri neanche in termini di opzione. Perché l’intenzione di Leonardo resta quella di smettere a fine stagione per cominciare un percorso di allenatore a 37 anni.

Bonucci sceglie la Roma

Cosa guadagna Bonucci da questo rientro in Italia? Intanto la possibilità di avvicinarsi alla famiglia, che non lo ha seguito in Germania ed è rimasta a Torino. Ma sono soprattutto le motivazioni tecniche ad aver acceso l’orgoglio del vecchio campione. L’esperienza a Berlino è stata deludente, per non dire fallimentare. A Roma, dove ritroverà l’amico Salvatore Foti (i due hanno giocato insieme nel Treviso nella stagione 2008/09) e tanti compagni in azzurro che lo accoglierebbero a braccia aperte, Bonucci può ritrovare importanza e visibilità, nella speranza di convincere Spalletti a convocarlo per l’Europeo. Il commissario tecnico, che non gli ha mai chiuso la porta, ha anzi benedetto la sua decisione di rientrare in Italia, dove ne verificherebbe da vicino il processo di rilancio.

Roma-Bonucci, si aspetta

Ogni minuto a questo punto è buono per la formalizzazione del trasferimento. Bonucci, che è nato a Viterbo nel rione Pianoscarano ma non ha mai giocato in una squadra romana a causa del tesseramento adolescenziale con l’Inter, sta aspettando la chiamata del procuratore Alessandro Lucci per interrompere le vacanze al Sestriere - la Bundesliga riparte a metà gennaio - e raggiungere la nuova squadra.

Roma, la protesta dei tifosi

L’affare imminente ha suscitato un certo dibattito sui social e sulle frequenze delle radio romane. Perché non tutti i tifosi sono contenti di ospitare nell’ultimo atto della carriera un calciatore-simbolo della Juventus vincente dei primi Anni 10. Bonucci, tra le altre cose, fu autore del gol decisivo nel discusso 3-2 arbitrato da Rocchi allo Stadium, quello del violino mimato da Rudi Garcia. D’altra parte però c’è chi si affida all’intuito di Mourinho, che evidentemente è convinto di poterlo riabilitare sfruttandone il desiderio di rivalsa. D’altronde lo stesso allenatore, quando era all’Inter, aveva più volte stuzzicato la Roma. Ma poi ne è diventato un leader incontestabile, anche dal punto di vista politico.


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