Saelemaekers, per la Roma si fa dura: Conceiçao tentato di tenerlo al Milan

I giallorossi intendono riscattarlo, ma non sarà semplice chiudere l’affare: il futuro è tutto da decifrare
Chiara Zucchelli
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Questione di numeri, ma non solo. Le cifre però possono aiutare a capire quanto Alexis Saelemaekers sia centrale nella Roma e quanto, invece, non lo sia stato nel Milan. In rossonero 10 gol in 141 presenze, da quando indossa la maglia giallorossa è già a 4 in 16 partite e con due mesi di infortunio alle spalle. Per questo, ma non solo, la Roma sta già lavorando per riscattarlo dal Milan. Non sarà facile primo perché il belga è legato ai colori rossoneri e come lui la fidanzata Chiara che infatti da ieri è a Milano dove ha trascorso il pomeriggio con il fratello e Zoe, la compagna di Theo Hernandez. E secondo perché, rispetto all'estate, le storie sue e di Abraham si sono invertite: ad agosto era l'inglese quello dal valore più alto (stipendio compreso), adesso invece nonostante abbia regalato al Milan la Supercoppa Tammy non vive un momento felicissimo. Saelemaekers sì ed è un punto fermo della Roma. 

Roma, Saelemaekers verso il riscatto?   

Mettersi a trattare per Ghisolfi non sarà semplice anche perché Conceiçao è un fattore nuovo: da Milano si sussurra che il tecnico portoghese lo riporterebbe volentieri a casa. Al contrario, la Roma lo terrebbe a Trigoria. D'altronde Alexis ha un profilo perfetto: ingaggio accettabile, intorno ai due milioni, età ideale (26 anni da compiere a giugno), professionista totale, duttile in campo, capace di ricoprire più ruoli. A Ranieri piace e qualsiasi sarà il suo incarico a giugno (scrivania o panchina) ha già dato il suo benestare al riscatto. In attesa di trattare con il Milan, però, è il campo a dover parlare: Saelemaekers da quando è tornato disponibile ha saltato solo l'Udinese, è indispensabile a destra e in pochi hanno la sua capacità di corsa e di capacità di rifinire l'azione in avanti. 

Uomo squadra 

Ultimo aspetto non da poco che, pare, per i Friedkin conterà sempre di più: il belga è uno che fa gruppo. Tanto. Va d'accordo con tutti, in allenamento è sempre tra i più propositivi e questo, soprattutto in una stagione così, ha il suo valore. Appassionato di golf e di tennis (ha giocato in passato anche nell'accademia dove si è allenato Sinner), della prima esperienza al Milan ha sempre detto: «Al di là di come sia andata sono arrivato lì ragazzino e sono andato via uomo». Sperava che dopo l'anno al Bologna avrebbe avuto un'altra opportunità ma a Milano hanno scelto diversamente. E adesso per lui il Milan è il passato. La Roma è il suo presente e, spera, anche il futuro.  


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