Klopp: "Le sei finali perse? Il passato non conta"

Il tecnico del Liverpool all'assalto della Champions League: "Non ci sono favoriti. Pochettino? Lo rispetto molto, ha migliorato il Tottenham in una maniera incredibile"
Klopp: "Le sei finali perse? Il passato non conta"© EPA
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MADRID (Spagna) - Ironico come sempre, concentrato e a tratti anche spigoloso. L'etichetta da tecnico sfortunato non gli piace, non può piacergli e domani avrà un motivo in più per cercare di regalare la Champions League a se stesso e al suo Liverpool. Detto che "non ci sono favoriti", che con il Tottenham "le sfide sono sempre state combattute" e che entrambe "hanno meritato di arrivare in finale", nella conferenza stampa della vigilia, Klopp viene bombardato dalle domande sulle sei finali perse in carriera tra Borussia Dortmund e Liverpool. "Ogni finale è diversa, se conoscessi il motivo delle finali che ho perso ci sarebbe da preoccuparsi. L'anno scorso ho subito tre reti molto strane, un gol dell'anno con una rovesciata da 18 metri (Bale, ndr) e gli altri due incredibili (due papere di Karius, ndr), ma succede, bisogna accettare il risultato e andare a casa - spiega il tecnico dei Reds -. Sono qui da quattro anni e abbiamo imparato molto, ma non dalla partita con il Real, perché siamo una squadra completamente diversa da quella dell'anno scorso. Per noi la finale dell'anno scorso è stato un punto di ripartenza".

Klopp tra determinazione e ironia

"Abbiamo un anno di più di esperienza e giocatori come Trent hanno più di 50 partite nelle gambe. L'anno scorso in finale i ragazzi hanno fatto bene e creato occasioni. Siamo arrivati in finale un po' a sorpresa e non eravamo così costanti come lo siamo adesso", ha aggiunto Jurgen Klopp che non vuole sentir parlare di carriera sfortunata. "Sicuramente no, dal 2012, fatta eccezione per il 2017, con le mie squadre sono sempre arrivato in finale. Ho il record di vittorie in semifinale, ma se dovessi scrivere un libro su come si vincono le semifinali nessuno lo comprerebbe - scherza Klopp -. Sono una persona normale, se dovessi pensare che sono io il motivo delle finali perse mi vedrei come un perdente e sarebbe un problema per tutta la squadra, ovviamente non è così, il fatto è che all'esterno si giudica dopo il risultato e in base a quello si decide se si è un perdente o un vincente. Se sono arrivato in finale vuol dire che qualche partita l'ho vinta, nella vita ci sono momenti fortunati e meno fortunati, nelle finali spesso non lo sono stato, ma io penso a lavorare per dare il meglio, di sicuro non penso di avere avuto una carriera sfortunata".

Firmino finalmente a disposizione

Domani dovrebbe riavere a disposizione Firmino, al rientro dopo un lungo infortunio. “È pronto dal punto di vista della condizione, ma per la formazione esatta meglio lasciare qualche punto interrogativo, non so se giocherà dal primo minuto o a partita in corso", spiega Klopp amatissimo dal popolo dei Reds, un amore totalmente ricambiato. "Il Liverpool è un club fantastico e ci siamo innamorati a vicenda. È normale che sia così felice, non spreco tempo a preoccuparmi prima di una partita". Di fronte una squadra e un tecnico ben conosciuti dai Reds. "Siamo pronti e cercheremo di giocare una grande gara contro una grande squadra. Ho molto rispetto per il lavoro di Pochettino, che ha migliorato la sua squadra in maniera incredibile. Ci aspetta una grande partita. Sento il supporto di famiglia e amici, cercherò di dare loro un motivo per fare festa". (Italpress)


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