Inter-Shakhtar 0-0: Conte fuori dall'Europa

I nerazzurri non riescono a superare il fortino ucraino e vengono eliminati. Una traversa colpita da Lautaro nel primo tempo e una grande occasione fallita da Sanchez nel finale i rimpianti più grandi
Inter-Shakhtar 0-0: Conte fuori dall'Europa© Inter via Getty Images
Simone Zizzari
5 min

ROMA - Si temeva il biscotto a Madrid e invece il Real il suo l’ha fatto battendo il Borussia. A mancare è stata l’Inter di Conte che esce dall’Europa nel modo più amaro, pareggiando in casa una partita stregata contro lo Shakhtar, bravo a resistere e a prendersi l’Europa League. Nello sfortunato 0-0 di San Siro ci sono tante cose. Sicuramente è mancato il cinismo sotto porta di Lukaku, di sicuro ci si è messa la malasorte quando dopo soli sette minuti la traversa dello Shakhtar ha tremato con un bolide di Lautaro. Però alla fine sono mancate soprattutto le idee e la velocità di manovra, gli unici due antidoti possibili al fortino ucraino tirato su da Castro. I muri hanno vacillato ma non sono mai crollati e la colpa è stata anche della scarsa brillantezza interista negli ultimi metri. A Conte ora non resta che il campionato con lo Scudetto che è ormai diventato un obiettivo irrinunciabile, l’unico rimasto in una stagione che si è già complicata terribilmente.   

Le scelte di Conte

Conte preferisce rischiare il claudicante Barella a centrocampo al fianco di Gagliardini e Brozovic piuttosto che rispolverare Eriksen, entrato solo negli ultimi minuti. In avanti spazio a Lukaku e Lautaro con Sanchez in panchina.   

Primo tempo, c’è solo l’Inter ma il gol non arriva

Il primo tempo è completamente a tinte nerazzurre. L’Inter attacca, lo Shakhtar si arrocca. Il problema di Conte è che manca la velocità necessaria per scardinare la blindatissima retroguardia ucraina che difende a 4 ma che in realtà diventa a 6 per la scarsa spinta offensiva dei due esterni. L’osservato speciale Lukaku non riesce ad accendersi, gli mancano gli spazi per le sue progressioni inarrestabili. Ci prova allora Lautaro Martinez che è più reattivo del solito. L’argentino al 7’ ha sul destro la più clamorosa palla gol del primo tempo su un cross teso di Barella ma la sua potente girata si stampa sulla traversa. Una conclusione sfortunata che sembra non condizionare più di tanto l’attaccante che continua il suo personalissimo duello con tutta la difesa dello Shakhtar. Al 16’ è di nuovo Lautaro ad avere sul piede la chance del vantaggio ma la sua girata è fuori misura. L’Inter si riversa in avanti a pieno regime visto che dalle parti di Handanovic non ci sono mai pericoli. Skriniar e De Vrij sfiorano il vantaggio ma la sfortuna continua a maledire Conte. La roccaforte ucraina tiene anche al 42’ quando Lautaro di testa gira bene ma troppo debolmente per impensierire Trubin. Il primo tempo termina senza gol nonostante il dominio senza appello dei padroni di casa.

Amarezza Inter, Conte fuori dall’Europa

L’Inter riparte come una furia nel suo assalto al fortino ucraino. Lukaku prende in mano la squadra e si vede anche in fase conclusiva spaventando Trubin prima di destro e poi di testa (in quest’ultima circostanza è strepitosa la riposta del portiere). Barella e Lautaro martellano per vie centrali, preferite rispetto al gioco sugli esterni. Brozovic al 62’ vede uscire di un nulla una potente conclusione di destro dal limite. L’assalto non porta al gol e lo Shakhtar in contropiede sfiora il gol beffa con Tete che esalta i riflessi di Handanovic. Conte prova a regalare forze fresche in attacco inserendo Perisic per Young. Gli ultimi venti minuti sono adrenalina pura. Lautaro ha due occasioni che non riesce a sfruttare, Brozovic crea il panico in area ucraina senza però riuscire a trovare lo spazio per finalizzare. Lo Shakhtar si affaccia più spesso in avanti, sfruttando l’inevitabile stanchezza nerazzurra. Entra anche Sanchez al posto di Gagliardini: ormai è un’Inter a trazione anteriore. Mancano però le idee. Per questo motivo Conte si gioca anche la carta Eriksen al cinque minuti dal termine. Sanchez sfiora il gol in due occasioni, poi si ritrova sulla testa la palla della qualificazione all’89’ con la conclusione a colpo sicuro involontariamente deviata da Lukaku. La sfortuna non abbandona l’Inter nemmeno nell’assalto finale con Eriksen che in pieno recupero calcia in porta una palla deviata in angolo da un super Trubin. E’ l’ultimo sussulto di una partita stregata per Conte. La sua Inter esce dall’Europa nel modo più amaro. Adesso per i nerazzurri non resta che il campionato.


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