NAPOLI - Osi c'è. Questa volta sì, niente dubbi e neanche riflessioni: ieri ha lavorato in gruppo e domani con l'Ajax andrà panchina. E così, la storia interrotta il 7 settembre con il Liverpool al Maradona ricomincerà nello stesso stadio e in una Champions addirittura migliore. Titolo: il grande ritorno nel primo momento clou della grande coppa. Quello della qualificazione: manca un punto, appena un passo, e il Napoli sarà già dentro gli ottavi di finale a due giornate dalla fine della fase a gruppi. E sebbene Osimhen abbia saltato le partite con i Rangers e la prima con gli olandesi c'è anche la sua firma in calce a questa cavalcata finora trionfale: i quaranta, devastanti minuti con i Reds hanno contribuito in forma decisiva a spaccare quella notte magica e a consolidare le certezze della squadra. Che poi ha reagito come meglio non avrebbe potuto nel corso della sua assenza e che ora si prepara a recuperare un'arma micidiale da aggiungere a un arsenale umano finora incontenibile. A proposito: cercasi reazione di livello assoluto anche in vista di un'altra importante assenza annunciata: quella di Rrahmani. Gli esami utili a definire con precisione l'entità del problema muscolare rimediato a Cremona sono in programma oggi, ma con l'Ajax non ci sarà.
Napoli a Castel Volturno: Osimhen in gruppo, terapie per Rrahmani
In panchina
E allora, rieccolo. Sei partite e mezza dopo: Victor ha saltato il secondo tempo con il Liverpool, le altre due di coppa e poi le partite di campionato con Spezia, Milan, Torino e Cremonese. L'ultimo bivio, l'ultimo snodo gestito con assoluta saggezza dallo staff medico e dall'allenatore: l'infortunio, una lesione di secondo grado al bicipite femorale, richiede in genere quattro-cinque settimane e tra l'altro il muscolo in questione è un alleato imprescindibile per gli scattisti come Osi. In sintesi: rischiare non avrebbe avuto molto senso, anche perché la settimana scorsa una giornata di lavoro è stata ovviamente e giustamente cancellata per la nascita della sua bimba e comunque a Cremona non avrebbe neanche cominciato dall'inizio. A dirla tutta, l'idea è che anche domani comincerà dalla panchina; salvo poi collezionare minuti preziosi verso le prossime con Bologna e Roma.
Amir&co
Tutta da decifrare, invece, è la situazione di Rrahmani. Il difensore, come comunicato dal club dopo la partita di domenica, ha rimediato un risentimento muscolare alla coscia sinistra che l'ha costretto a uscire a otto minuti dalla fine e ieri s'è limitato a un ciclo di terapie: gli esami strumentali necessari a chiarire il tipo di infortunio e di conseguenza i tempi di recupero sono in programma oggi. Alla vigilia di una passerella importante che ovviamente sarà costretto a saltare. Al suo posto? La prima idea è schierare Ostigard in coppia con Kim, e per il resto la linea difensiva davanti a Meret sarà completata da Di Lorenzo e da uno tra Olivera e Mario Rui. A centrocampo, invece, classica filastrocca Anguissa-Lobotka-Zielinski, e per finire tridente Politano-Raspadori-Kvaratskhelia.