Perché il Milan può ancora qualificarsi agli ottavi (nonostante lo scippo)

L'imperdonabile errore dell'arbitro Siebert e la raffica di ammonizioni incredibilmente comminate ai rossoneri hanno falsato la seconda sfida con il Chelsea. Tuttavia, la reazione della squadra, in dieci contro undici dal 18' del primo tempo, il recupero di alcuni infortunati, la solidità del gruppo e la consapevolezza di essere padroni del proprio destino sono garanzie sufficienti per raggiungere l'obiettivo. A condizione di battere sia la Dinamo Zagabria sia il Salisburgo
Xavier Jacobelli
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L'errore dell'arbitro Siebert è stato imperdonabile: il rigore su Mount non c'era e men che meno l'espulsione di Tomori che ha lasciato il Milan in dieci contro undici dal diciottesimo del primo tempo, scippandolo della possibilità di affrontare ad armi pari il Chelsea nella seconda sfida agli inglesi. Eppure, ad onta della cantonata sesquipedale del tedesco e aggiungendo la sua febbre per il giallo, dato il numero sproporzionato e ingiustificato di ammonizioni comminate ai rossoneri, i campioni d'Italia hanno retto l'urto dei Blues. Ora, grazie anche al pareggio fra Dinamo Zagabria e Salisburgo, sono più che mai padroni del proprio destino: se batteranno croati e austriaci, si qualificheranno agli ottavi di finale. Ha detto bene Pioli: "La partita con il Chelsea è stata stravolta dalla decisione arbitrale, però sono sicuro che la squadra reagirà". Nero come la pece è stato il martedì italiano in Champions, tuttavia la differenza fra la sconfitta del Milan e quella della Juve è stata evidente: a San Siro, i rossoneri sono stati plasticamente danneggiati dall'arbitro, disputando comunque una buona gara, tenuto conto che si trattava della terza in sei giorni e della caratura degli avversari; in Israele, i bianconeri sono colati a picco per manifesta e sempre più grave crisi di gioco e d'identità, nonostante il Maccabi in Champions si fosse lasciato alle spalle nove sconfitte consecutive. In chiave futura, particolarmente importanti sono state le parole di Maldini a proposito di Leao e dello stesso Pioli: "Vorremmo rinnovare il contratto del portoghese prima del mondiale. L'allenatore? Un protagonista assoluto di questo MiIan, intendiamo continuare insieme a lungo". Ottima intenzione.


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