Il Napoli vince anche in casa contro i Rangers (3-0) e si avvicina al passaggio del turno di Champions come prima del girone: a decidere, però, sarà la sfida di Liverpool della prossima settimana.
Gli azzurri hanno battuto gli scozzesi con un uno-due micidiale di Simeone nel primo tempo e un gol di Ostigard nella ripresa, controllando sempre senza problemi la partita. Ecco i bocciati e i promossi della sfida.
BOCCIATI
Rangers, forse… magari…: voto 4
Ok, il Napoli in questo momento è un supereroe con l’indistruttibilità di Superman, le armi di Iron Man e l’aggressività un po’ brutale di Batman. Però i Rangers magari una mezzoretta potevano provare a impensierire gli azzurri. Così, giusto per lo spettacolo. Invece anche loro hanno guardato a bocca aperta la scintillante bellezza delle trame partenopee. Nello stesso modo in cui molti guardano un film di Lynch: apprezzando e capendoci poco. Si poteva fare meglio, si poteva studiare di più.
PROMOSSI
SimeOne, what else?: voto 7,5
Due tiri, due gol: un quarto d’ora e chiude la pratica. Affidabile come una macchina tedesca, preciso come la balestra di Guglielmo Tell. Gli dici quello che deve fare e lui lo fa. È l’amico a cui affidi il doppione delle chiavi di casa, quello che ti viene a prendere quando la tua macchina si ferma, quello che ti difende quando il capo ti bullizza. Impossibile chiedergli di più. Forse sì, magari potrebbe tornare per aiutare in dife… Ah no, fa anche quello. Unico.
Spalletti, forse i suoi sono davvero umani: voto 8
Che il suo Napoli sia un meccanismo (quasi) perfetto lo si capisce da una considerazione: quando qualcuno fa mezzo errore, quello che provi è stupore e una sensazione di rabbiosa ingiustizia, come se qualcuno disegnasse una emoji su un Van Gogh. Nella ripresa il suo Napoli si permette di abbassare ritmi e attenzione, per dimostrare agli scettici che sì, anche loro sono umani.
Kim, solidarietà agli attaccanti: voto 7,5
Vi ricordate quel difensore dominante che l’anno scorso giocava nel Napoli? Sì, quello senza cui non si poteva giocare, secondo alcuni. Ecco, per i pochi che ancora se lo ricordano: potete finalmente scordarlo. Perché ora c’è Kim. Kim non si accontenta di difendere marcando, battagliando o sporcando palloni. No, lui come obiettivo ha l’impedire TOTALMENTE agli avversari di giocare. Nonostante la prestanza fisica, anzi sfruttandola con sapienza, sbuca da tutte le parti sottraendo il pallone da sotto il naso degli attaccanti. Cancella il pallone dal gioco e lo fa riapparire nei suoi piedi. Le punte avversarie dopo un po’ vagano per il campo sconsolate aspettando l’ineluttabile.
Ostigard, non è da tutti: voto 7+
Tanti sui social scrivono: “Se giocassi in questo Napoli, anche io giocherei bene”. No, non funziona così. Certo, scendere in campo con la maglia azzurra in questo periodo aiuta e neanche poco. Ma servono qualità, almeno nascoste. Non sono nascoste quelle di Ostigard, che però sta continuando la sua crescita costante. Kim, vicino a lui, è una roccia e gli regala serenità. Lui ci mette del suo: preciso, concreto, ruvido quanto serve. E segna pure. Deve migliorare un po’ nella gestione del pallone, se proprio uno volesse trovare un piccolo difetto.