Celtic-Lazio, allarme sicurezza: duro comunicato dei tifosi scozzesi

Allerta a Glasgow: i precedenti nel 2019 e ieri le parole dure delle Brigate Verdi scozzesi
Daniele Rindone
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Sogno Champions, incubo Champions. «E’ un lusso per noi», la sentenza di Sarri a San Siro. Siamo già a salvare il salvabile, che è il campionato, ossia una nuova qualificazione in Europa. E’ l’ordine di Lotito, già lanciato nelle scorse settimane. Alla squadra, durante le prime riunioni anticrisi, è stato spiegato che la Champions è la Champions, ma non può essere considerata solo come vetrina, privilegiandola al campionato. I giocatori non devono disperdere tutte le energie in Coppa. La Serie A è l’obiettivo principale per garantire continuità europea e d’incassi. Lotito non aveva mai speso così tanto, grazie anche agli incassi del mercato in uscita, e l’esposizione finanziaria peserebbe ancora di più senza le Coppe. Quest’anno, in più, la Champions potrebbe essere centrata con il quinto posto, lo prevede il nuovo format in vigore dal 2024. Passaggio da 32 a 36 squadre, quattro posti in più a disposizione. Due, questo può interessare l’Italia, saranno riservati alle federazioni i cui club affiliati avranno fatto registrare la migliore performance collettiva nella stagione precedente delle competizioni Uefa per club.

Lazio a caccia di un successo storico

La Lazio s’avvicina al Celtic con tanti pesi sulla coscienza e sulle spalle, Sarri lo fa in condizioni roventi. Allena una squadra che è una via di mezzo fra la lampadina che si accende e l’interruttore che non funziona e che in trasferta è di nuovo in ambasce. In Champions lo è storicamente. Riapriamo i libri di storia. La vittoria fuori casa nell’Europa dei grandi suscita emozioni ormai antiche mancando dal 2003, quando vinse in casa del Besiktas 2-0, era il 16 settembre, sono trascorsi 20 anni. A Istanbul segnarono Stam e Fiore. Da quel giorno si è perso contro Chelsea (ottobre 2003), Sparta Praga (dicembre 2003), Werder Brema (ottobre 2007), Real Madrid (dicembre 2007) e Bayern Monaco (marzo 2021). La Lazio invece ha pareggiato tutte le tre gare esterne registrate nell’ultima partecipazione alla fase a gironi (nel 2020-21 contro Bruges, Zenit e Borussia Dortmund). Dal Besiktas in poi si sono giocate altre 9 partite, 5 perse, 4 pareggiate (10 gol fatti, 14 subiti). Più in generale la Lazio ha vinto solo una delle ultime 16 trasferte di Champions (5 pareggi, 10 sconfitte) e non tiene la porta inviolata fuori casa dal famoso match contro i turchi. Col Celtic, invece, si ricorda il precedente con Inzaghi in Europa League: 24 ottobre 2019. Finì 2-1, segnò Lazzari, poi Christie e Jullien.

Celtic-Lazio, allerta massima

Sono attesi mille tifosi laziali (per la precisione 908). La società ha pubblicato una road map informativa: «E’ stato organizzato un meeting point in città presso Merchant Square. Il corteo, scortato dalla polizia locale, partirà alle 17 per arrivare dopo circa 45 muniti allo stadio Celtic Park. L’apertura dei cancelli avverrà alle 18». Una bolgia, lo stadio. Previsti 60.000 spettatori. C’è massima allerta a Glasgow dopo gli scontri del 2019 a Roma, prima di Lazio-Celtic di Europa League: dodici laziali arrestati, tre scozzesi accoltellati e sette sottoposti a Daspo. Le Brigate Verdi, frangia più estrema della tifoseria scozzese, ha diffuso volantini intimidatori in città e via social: «Partita da vincere assolutamente... Abbiamo il dovere non solo di spingere la nostra squadra, ma di rendere il nostro stadio un ambiente ostile per la Lazio e per il suo tifo... Incoraggiamo per l’occasione i tifosi a giungere allo stadio vestiti con i propri colori (biancoverdi) per ricordare al mondo intero e alla nostra dirigenza perché il Celtic è un club diverso da tutti gli altri».


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