Gomez è certo: "Cech sa leggere il pensiero, in finale di Champions..."

L'ex attaccante del Bayern Monaco e della Fiorentina ha svelato un retroscena relativo alla finale di Champions League 2012 contro il Chelsea

"Peter Cech mi ha letto nella mente". L'ex attaccante del Bayern Monaco e della Fiorentina, Mario Gomez, non ha dubbi rispetto ai "superpoteri" dell'ex portiere del Chelsea. A Prime Video, Gomez ha raccontato un aneddoto relativo alla finale di Champions League nel 2012, vinta ai rigori dagli inglesi contro i tedeschi.

Bayern-Chelsea, finale Champions 2012: chi sbagliò i rigori

Dopo il gol di Lahm e l'errore di Mata, Gomez ebbe la possibilità di portare il Bayern Monaco sul 2-0 ai rigori. Tornando sull'esecuzioned el penalty, Cech ha rivelato di aver cambiato idea all'ultimo sull'angolo in cui calciare. Una scelta che si rivelò vincete, anche se non bastò al Bayern per vincere il trofeo davanti ai propri tifosi per effetto degli errori di Olic e Schweinsteiger e al centro decisivo di Drogba.

Bayern-Chelsea, il rigore di Gomez e la scelta di cambiare angolo

Gomez ha raccontato: "Ho messo giù la palla e ho guardato Petr Cech, che era lì, era un mostro. Mi è stato chiaro che avrei angolato con forza la conclusione, che dovevo calciare più forte che potevo altrimenti lui ci sarebbe arrivato.  Mentre stavo camminando all'indietro dopo aver posato il passone sul dischetto mi sono detto: 'No, la salverà!". Ho cambiato idea e angolo. Ho segnato".


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Gomez, la chiacchierata con Cech al controllo antidoping

Gomez ha poi aggiunto e concluso: "La cosa folle di questa storia è che dopo ho fatto il controllo antidoping. Cech era seduto con me. È completamente timido, riservato, e alla fine mi disse: Ehi, cos'era quel rigore? Lo guardai e risposi: Eh?. Cech puntaulizzò: Volevi calciare verso l'altro angolo. Mi hai completamente confuso. Sapevo che stavi andando verso l'altro angolo. Non so come potesse saperlo, ma fu sconvolgente. Questo mi ha fatto capire ancora una volta quanto sia un grande portiere, capace di leggere anche i giocatori e il loro linguaggio del corpo".


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"Peter Cech mi ha letto nella mente". L'ex attaccante del Bayern Monaco e della Fiorentina, Mario Gomez, non ha dubbi rispetto ai "superpoteri" dell'ex portiere del Chelsea. A Prime Video, Gomez ha raccontato un aneddoto relativo alla finale di Champions League nel 2012, vinta ai rigori dagli inglesi contro i tedeschi.

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Dopo il gol di Lahm e l'errore di Mata, Gomez ebbe la possibilità di portare il Bayern Monaco sul 2-0 ai rigori. Tornando sull'esecuzioned el penalty, Cech ha rivelato di aver cambiato idea all'ultimo sull'angolo in cui calciare. Una scelta che si rivelò vincete, anche se non bastò al Bayern per vincere il trofeo davanti ai propri tifosi per effetto degli errori di Olic e Schweinsteiger e al centro decisivo di Drogba.

Bayern-Chelsea, il rigore di Gomez e la scelta di cambiare angolo

Gomez ha raccontato: "Ho messo giù la palla e ho guardato Petr Cech, che era lì, era un mostro. Mi è stato chiaro che avrei angolato con forza la conclusione, che dovevo calciare più forte che potevo altrimenti lui ci sarebbe arrivato.  Mentre stavo camminando all'indietro dopo aver posato il passone sul dischetto mi sono detto: 'No, la salverà!". Ho cambiato idea e angolo. Ho segnato".


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