Real Madrid, le tre mosse di Ancelotti che hanno sorpreso Guardiola

Dal filtro di Camavinga alla gara mostruosa di Rudiger fino alla samba di Vini Jr e Rodrygo: le chiavi della spettacolare partita di ieri al Bernabeu

Una partita da consegnare alla leggenda, una sfida tra giganti che ha lasciato il mondo a bocca aperta. Real Madrid-Manchester City 3-3 per molta stampa straniera e italiana è stata una sorta di Monna Lisa, un capolavoro di tecnica, tattica e agonismo. Dentro il Bernabeu ieri sera c’è stato tutto: gol fantascientifici, giocate aliene, intuizioni da fuoriclasse. E poi i duelli personali, a cominciare da quello in panchina tra Ancelotti e Guardiola: uno spettacolo nello spettacolo, il meglio del meglio.

Real-City è stata una partita che ha onorato il gioco del calcio e la Champions, un omaggio allo sport per quello che dovrebbe generare: emozione e stupore. Il quotidiano Marca ha analizzato il match nel dettaglio e ha tirato fuori tre interessanti chiavi di lettura che sintetizzano al meglio quanto visto ieri, ve li riportiamo di seguito.


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1) Rudiger, una partita mostruosa

La partita dell’ex difensore della Roma Antonio Rüdiger su Erling Haaland è stata mostruosa ed è finita esattamente come nella scorsa stagione con il tedesco dominante e il norvegese all’angolo. Il duello Davide contro Golia ha esaltato il centrale del Real Madrid che all’attaccante in odore di Pallone d’Oro ha lasciato soltanto la miseria di una conclusione in porta. Una lezione difensiva da far vedere alle scuole calcio, con Ancelotti che giustamente su Rüdiger punta ormai a occhi chiusi.


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2) La mossa tattica di Ancelotti

Rodrygo a sinistra e Vini Jr. più centrale è stata la mossa che Guardiola non si aspettava e che ha fatto capire a tutti - se mai ce ne fosse ancora bisogno - che Ancelotti non è un semplice allenatore ma un qualcosa di più (cit. Guardiola). L'aggressività nei duelli individuali a centrocampo di Kroos, Camavinga, Valverde e Bellingham ha costretto il City a forzare i passaggi e a commettere molti errori permettendo alla coppia brasiliana lì davanti di ripartire in contropiede sulle praterie lasciate dall’altissima difesa inglese. Una sorta di sambodromo in piena regola. 


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3) Camavinga, l'eroe silenzioso

Si è visto, a tratti tanto, a volte meno, ma sul campo la sua presenza è stata determinante e dominante. E non solo in occasione del primo gol madridista. Camavinga ha nell’imprevedibilità la sua arma più importante, ha un fisico incredibile e una capacità unica di rompere le linee avversarie con grande naturalezza. E’ stato il giocatore che ha messo più in difficoltà la retroguardia del City. Lì in mezzo ha bloccato il gioco interno del City con una prestazione fisica straordinariamente efficace. E’ migliorato molto anche nella lettura del gioco, grazie anche ad un compagno di reparto come Toni Kroos. Avere un luminare come lui al fianco ti aiuta tantissimo a crescere. 8 duelli a terra su 12 vinti, percentuale di successo nei passaggi dell'88%, mai battuto nel gioco aereo, decisivo nella prima rete del Real Madrid: il tiro deviato da Ruben Dias è partito da una sua conclusione dal limite. In una parola: dominante.


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Una partita da consegnare alla leggenda, una sfida tra giganti che ha lasciato il mondo a bocca aperta. Real Madrid-Manchester City 3-3 per molta stampa straniera e italiana è stata una sorta di Monna Lisa, un capolavoro di tecnica, tattica e agonismo. Dentro il Bernabeu ieri sera c’è stato tutto: gol fantascientifici, giocate aliene, intuizioni da fuoriclasse. E poi i duelli personali, a cominciare da quello in panchina tra Ancelotti e Guardiola: uno spettacolo nello spettacolo, il meglio del meglio.

Real-City è stata una partita che ha onorato il gioco del calcio e la Champions, un omaggio allo sport per quello che dovrebbe generare: emozione e stupore. Il quotidiano Marca ha analizzato il match nel dettaglio e ha tirato fuori tre interessanti chiavi di lettura che sintetizzano al meglio quanto visto ieri, ve li riportiamo di seguito.


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Real Madrid, le tre mosse di Ancelotti che hanno sorpreso Guardiola
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