"Anche per noi non è stato così immediato giocare in undici contro dieci, quella del rigore più espulsione di Fikayo Tomori è stata la decisione dell'arbitro e dobbiamo accettarla". Ci gira attorno, Graham Potter, allenatore del Chelsea, in merito all'episodio che, al 18' della sfida col Milan, ha cambiato il senso della partita.
Potter, allenatore Chelsea: "Non è stato comunque facile ritrovarsi in superiorità numerica"
L'ex timoniere del Brighton & Hove Albion, di fatto, non ha analizzato l'episodio, bensì le sue conseguenze. E anche in maniera tutto sommato stucchevole, quasi come se avesse in qualche modo 'spaesato' gli stessi Blues: "Ci abbiamo messo del tempo a organizzarci, perché avremmo potuto esporci, specie contro il Milan, alle ripartenze avversarie. Poi davanti a un pubblico così incitante...".
Potter: "Il Chelsea avrebbe potuto vincere anche in 11 contro 11"
Nelle espressioni di Potter si legge quasi un filo di imbarazzo per la doppia decisione marcatamente a favore dei Blu presa dal fischietto tedesco Daniel Siebert, che ha caratterizzato, di fatto, l'intero incontro: "Penso saremmo stati molto competitivi per vincere anche in undici contro undici", ha tagliato corto Potter.
