La Roma ha un alleato per la finale: è Karsdorp, grande ex del Feyenoord

Il terzino giallorosso ha giocato con Kokcu e Senesi e conosce gli avversi
La Roma ha un alleato per la finale: è Karsdorp, grande ex del Feyenoord© LaPresse
Roberto Maida
4 min

ROMA - L’esterno è improvvisamente diventato centrale. Non in campo ma fuori. Rick Karsdorp è nato a 30 chilometri da Rotterdam ed è un tulipano biondo sbocciato nel giardino del Feyenoord. E’ evidente che Mourinho e tutti i giocatori della Roma chiedano soprattutto a lui di raccontare pregi e difetti dell’avversario della finale. Ed è altrettanto chiaro che per lui questa partita conterrà tante emozioni sovrapposte.

Il percorso di Karsdorp

Soprannominato in patria la Locomotiva, Karsdorp entrò a soli 9 anni nella scuola calcio del Feyenoord. All’epoca, essendo già fisicamente forte, giocava a centrocampo. Ma presto è stato spostato sulla fascia, dove ha cominciato la carriera da professionista appena maggiorenne, nel 2013. Con la Roma ha avuto il primo impatto nell’Europa League 2014/15, in quella sfida ricordata per gli atti di vandalismo a Piazza di Spagna dei tifosi olandesi. E piano piano ha fatto innamorare Monchi e Di Francesco, che lo hanno portato a Trigoria nell’estate del 2017. Per strapparlo al Bayern, la Roma lo ha dovuto pagare moltissimo approfittando di una circostanza che avrebbe creato un problema dietro l’altro: Karsdorp si era infortunato a un ginocchio. Per questo le sue prime stagioni italiane, tra operazioni e altri guai, sono state disastrose, consigliandogli il ritorno a casa: un anno da titolare ancora al Feyenoord in prestito secco, peraltro rivelatosi poco divertente a causa del Covid.

La rinascita

Lì è successo qualcosa di bello e inspiegabile. Rientrato a Trigoria con una sensazione di precarietà, nella seconda estate di Fonseca alla Roma, Karsdorp ha giocato titolare quasi tutte le amichevoli, spingendo l’allenatore a dargli una possibiltà. Nel frattempo le due offerte che aveva ricevuto, da Atalanta e Genoa, non lo avevano convinto a mollare. E così Karsdorp, finalmente sano e sicuro di sé, ha conquistato un posto da titolare che nessuno è più riuscito a insidiare. Anzi: la ricerca di un’alternativa è stato uno dei punti principali dell’agenda di mercato di Tiago Pinto. L’anno scorso Rick ha giocato 45 partite, con Mourinho addirittura 49. Tantissime. 

Prospettive future

La Roma gli ha rinnovato il contratto. E la nazionale olandese lo ha richiamato in servizio dopo cinque anni, giusto a ridosso dei Mondiali: «E’ stata una sorpresa, non me lo aspettavo. Neppure avevo controllato l’email che certificava la chiamata, è stato il mio agente a comunicarmi la bella notizia» ha ammesso Karsdorp. Che ora ai vecchi amici proverà a dare un dispiacere. Sarebbe il modo migliore per ripresentarsi in patria con i colori arancioni: «Aver scoperto di non essere fuori dai giochi dopo molto tempo è stato incredibile. Mi ero messo un po’ l’animo in pace. Spero di tornare in Olanda con una finale vinta». 

I rapporti con gli ex compagni

A Tirana affronterà molti ex compagni. Il centrocampista turco Kokcu, pupillo di Totti, era già il faro del Feyenoord nella stagione 2019/20, all’epoca allenato da Dick Advocaat. C’era anche Marcos Senesi, il centrale mancino italo-argentino che piace alla Roma. E ancora: il portiere Bijlow, appena recuperato da un infortunio, e il terzino sinistro Malacia saranno tra i titolari della finale di mercoledì. La speranza di Mourinho è che l’unico olandese felice in Albania sia quello che gioca nella Roma.


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