Pagina 2 | Pagelle Atalanta-Juve: perno Ederson, Bremer risolve
Juventus
Allegri (all.) 8
Se sarà addio, sarà dolce. Champions e Coppa Italia, con una squadra che, sul piano tecnico, non vale certo l’Atalanta. Questa finale (che dà a Max il record delle cinque vittorie) è la sintesi del calcio che lui pensa da sempre: organizzazione e ripartenza. Tutto fatto con i fiocchi, eccetto lo spogliarello finale, quando è esploso cercando con gli occhi Rocchi in tribuna. Rivedendosi non si piacerà.
Perin 6
Un tempo a guardare la squadra che si difende bene e riparte. Interventi, zero. Anche nella ripresa, al di là di una maggiore apprensione, non deve impegnarsi granché.
Gatti 7
Salva un quasi gol ed è il gesto più significativo di una partita senza errori. Controlla prima Lookman, poi De Ketelaere, mai un problema. Nel secondo tempo tiene con forza.
Bremer 7
Senza difficoltà anche quando la Juve si chiude. Risolve un paio di situazioni delicate e quando servono i modi spicci non si tira indietro.
Danilo 6,5
Per un tempo soffre né quando dalla sua parte si muove De Ketelaere, né quando si sposta Lookman. Un po’ meno efficace nella ripresa.
Cambiaso 7,5
Il suo assist (badate bene, si parla solo di assist) su questo campo ricorda quelli tottiani, una girata al volo per spedire Vlahovic nella prateria abbandonata dalla difesa atalantina. E dopo quella prodezza, infila una partita di spessore, sia in fase difensiva che in ripartenza. Piazza anche un altro assist, sempre per Dusan, del 2-0 annullato dal Var.
Weah (36’ st) sv
Una buona resistenza nel finale.
McKennie 6,5
Vince nettamente il duello con Pasalic e dà sostanza a tutte le azioni difensive e offensive della sua squadra.
Nicolussi Caviglia 6
Ultima volta in campo il 10 marzo, proprio contro l’Atalanta, per meno di un quarto d’ora, ultima volta da titolare il 7 gennaio a Salerno: potrebbe non essere una partita semplice per questo ragazzo che invece gioca con serenità, senza eccessive preoccupazioni.
Miretti (17’ st) 6,5
Entra molto bene in partita, aiutando la Juve a ripartire con i tempi giusti e con qualità. Centra la traversa con una sventola in piena area.
Rabiot 7
Le solite volate, nonostante la rocciosa marcatura di Ederson. Ha una continuità di rendimento notevole in una partita con tanta intensità.
Iling-Junior 6
Non sempre presente nella manovra juventina. Più utile nella fase difensiva che in attacco.
Vlahovic 8,5
La partita del grande bomber e non solo, la partita del trascinatore e di chi vuole questa Coppa a tutti i costi. Segna di destro (piede sbagliato, piede fortunato) e piega la partita dopo appena 4 minuti. Il gol fa parte del suo repertorio: controlla la palla mentre Hien gli rovescia addosso tutti i suoi muscoli e poi la scaraventa dove Carnesecchi non può mai arrivare. Sta dentro la partita con la solita rabbia e nel secondo tempo meriterebbe anche un rigore per una ginocchiata di Hien. Segna pure il 2-0, ma in leggero fuorigioco.
Milik (36’ st) sv
Controlla un paio di palloni.
Chiesa 6
Non troppo incisivo nel primo tempo, cresce nella ripresa quando i suoi strappi creano problemi alla difesa atalantina
Yildiz (26’ st) 6
Qualche serpentina in ripartenza.