Bologna, la competenza porta fiducia© FOTO SCHICCHI

Bologna, la competenza porta fiducia

Leggi il commento del Direttore del Corriere dello Sport - Stadio
Ivan Zazzaroni
3 min

La Champions dopo sessant’anni, la finale di coppa Italia dopo cinquantuno (ormai è fatta) e tutto nel giro di pochi, indimenticabili mesi e due allenatori, Thiago Motta e il suo “dopo”, Italiano.

Ricordo ancora le titubanze di Vincenzo l’estate scorsa. L’avventura di Firenze s’era appena conclusa, nonostante tre finali in due soli anni: una parte della tifoseria e la critica locale non lo amavano, non più, avrà pesato anche la delusione per le tre sconfitte nelle sfide decisive. E lui, Vincenzo, l’orgoglioso Vincenzo, siciliano definitivo, non aveva visto riconosciuto il valore del suo lavoro e aveva detto addio, la sua amarezza si respirava.

Dal Bologna era stato sondato in autunno e poi trascurato per un po’: Saputo e Fenucci aspettavano ancora la risposta di Motta che s’era peraltro promesso alla Juve.

Quando Sartori s’è ripresentato, il Bologna, per Vincenzo, era più un rischio che un’opportunità: pesavano il confronto con Thiago, la storica qualificazione e le partenze di Calafiori, Zirkzee, Saelemaekers, oltre agli infortuni di Ferguson e Aebischer.

Vabbeh, adesso basta però. Adesso libero il tifoso che c’è in me, il figlio dell’Andrea Costa, il giovane radiocronista di Radio Bologna International alla fine degli Anni Settanta, l’amico fraterno di Franco Colomba e Giuliano Fiorini, protagonisti di stagioni romantiche.

Il tifoso è orgoglioso. A Empoli ho rivisto la squadra dei nuovi sogni, una squadra-squadra, il prodotto della sorprendente passione di Saputo, dell’esperienza di Fenucci, della competenza di Sartori, delle capacità e della bravura di Italiano. Una squadra equilibrata, completa, qualità e fisico, coraggio e disponibiità, cultura del lavoro e cambi, tanti cambi di livello. Ieri in panchina c’erano Holm e Moro, Casale e El Azzouzi, Pobega e Aebischer, Lykogiannis e Cambiaghi, Lollo De Silvestri e Benji Dominguez, Fabbian e Pedrola, e mancava l’infortunato Santi Castro. Praticamente un’altra ottima squadra.

La fiducia nel gioco è la cifra di un Bologna che prende sul serio la chiave fantastica del momento per accostarsi al sentimento dei tifosi con un'empatia invidiabile.


© RIPRODUZIONE RISERVATATutte le news di Coppa Italia