Spalletti conferma Donnarumma, ma questa è l'ultima chiamata

Nonostante l'errore di Skopje, il ct rimanda in campo Gigio, però l'avverte: "I ragazzi prodigio devono avere rispetto del talento che gli è donato, altrimenti diventa presunzione, se non ci si lavora. A volte alcuni ragazzi si perdono in cose che non fanno parte della professionalità e quando sbagliano è difficile difenderli!"
Spalletti conferma Donnarumma, ma questa è l'ultima chiamata
Xavier Jacobelli
3 min

Luciano Spalletti si conferma non soltanto uno dei migliori allenatori della migliore scuola tecnica del mondo. Confermando Donnarumma per la decisiva partita con l'Ucraina indossa anche la doppia veste di psicologo e pedagogo. Inizialmente, difende il portiere del Psg e apre l'ombrello per difenderlo dalla pioggia di critiche, meritate, piovutagli addosso dopo l'errore fatale di Skopje, l'ultimo di una serie cominciata nella sciagura notte palermitana del 24 marzo 2022, sempre contro la Macedonia del Nord. "Donnarumma sarà titolare. Il ruolo del portiere paga sempre carissimo. A lui non viene perdonato di essere un ragazzo prodigio che ha bruciato le tappe. Gli è stato donato questo talento, noi abbiamo fatto fatica per emergere mentre a lui è stato donato. Lui è come aspettato al varco per andarlo a colpire. Purtroppo si ragiona così".

Spalletti avverte Donnarumma

Poi, però, il ct lascia la carota per usare il bastone, metaforicamente s'intende: "È normale commettere errori, se di errori si vuol parlare, ma bisogna stare attenti: i ragazzi prodigio devono avere rispetto del talento che gli è donato altrimenti diventa presunzione, se non ci si lavora. A volte alcuni ragazzi si perdono in cose che non fanno parte della professionalità e quando sbagliano è difficile difenderli". Traduzione: caro Gigio, a Skopje hai sbagliato e può capitare anche a un portiere del tuo talento, quindi contro l'Ucraina giochi ancora tu. Però sappi che devi avere rispetto del tuo talento, sennò diventi presuntuoso e ancora di più diventa difficile difenderti. Spalletti sa quanto sia rischiosa la scommessa che ha deciso di giocare su Donnarumma, ma anche e, soprattutto, sull'Italia, chiamata a vincere una partita che non può perdere né tantomeno pareggiare, poiché a poco le servirebbe. La posizione del ct è coraggiosa e chiara. Ora tocca a Donnarumma e, per favore, se la costruzione dal basso non ti viene bene, caro Gigio fa che non diventi distruzione. Abbiamo già dato.


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