Italia, la vittoria che ci voleva. Spalletti, il tackle sugli sciacalli

Il capolavoro di Bonaventura, la prima doppietta azzurra di Berardi, la quarta rete di Frattesi in 3 partite: il 4-0 a Malta corrobora la Nazionale in vista del big-match con gli inglesi. La reazione che ci voleva contro il bubbone scommesse e il ct che blinda il gruppo
Italia, la vittoria che ci voleva. Spalletti, il tackle sugli sciacalli© Getty Images
Xavier Jacobelli
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La vittoria che ci voleva, ottenuta nel modo che ci voleva, per dare un calcio allo choc provocato dal caso scommesse e prepararsi nel modo migliore alla grande sfida del 17 ottobre, a Wembley, contro gli inglesi, due anni e tre mesi dopo la finale dell'Europeo vinto dagli azzurri. Il valore del 4-0 a Malta travalica il contenuto tecnico di una partita che ha visto l'Italia padrona in lungo e in largo, premia le scelte di Spalletti, a cominciare dal richiamo in Nazionale di Bonaventura dopo tre anni di assenza. Il gol capolavoro del viola illumina anche in azzurro il suo stato di grazia in campionato (4 gol e 2 assist in 8 partite) di cui vistosamente beneficia la Fiorentina. Bonaventura, 34 anni, alle 467 partite e ai 67 gol in carriera, aggiungere il primo centro con la maglia che tanto desiderava tornare a indossare, con l'orgoglio di chi se l'è meritata sul campo. Domenico Berardi, invece, ha firmato la sua prima doppietta, anche lui con la classe che gli appartiene, mentre Frattesi vanta una media invidiabile: 4 reti in 3 presenze e nemmeno tutte complete.

Cresce l'Italia spallettiana

Segnali individuali dell'Italia spallettiana che cresce, curiosa di scoprire a Wembley dove possa arrivare, già alla terza partita utile consecutiva del nuovo ct: per essere in carica da un mese e mezzo, Luciano ha cominciato alla grande. Soprattutto, nei due giorni resi così difficili dal bubbone scommesse, con la Polizia a Coverciano per notificare a Tonali e Zaniolo gli avvisi di garanzia e gli stessi rimandati subito a casa, Spalletti ha mostrato di avere spalle larghe, chiarezza d'intenti e capacità di serrare i ranghi di un gruppo che, a Bari, poteva pagare un dazio psicologico allo choc.

Italia, il tackle di Spalletti

Aduso dire ciò che pensa pensando a ciò che dice, il ct si è augurato che i due azzurri riescano a uscire a testa alta dalla vicenda, ma, se hanno sbagliato, dovranno pagare. Duro e quanto mai provvido anche l'avvertimento ai giocatori, lanciato prima delle partita dai microfoni di Raisport: "Devono sapere che sono personaggi famosi e che ci sono altre tipologie e altre professioni grazie alle quali si diventa altrettanto famosi, andando a spiare, andando a osservare i comportamenti dei personaggi famosi: sciacallare un po' su ciò che fanno loro per avere altra pubblicità. Questo appartiene alle conoscenze di ciò che sei e in quale contesto vivi. Se non ce la fai a essere una persona di valore, se non ce la fai a resistere a queste tentazioni, perlomeno ragiona, usa l'intelligenza di sfogare le tue necessità personali in qualcosa che non disturbi le tua professione, la tua possibilità di vivere una vita importante". Gran bel tackle, Spalletti.


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